L'intervista all'ex first lady
Veronica Lario, l’intervista a Latella su Berlusconi, divorzio e mantenimento: “Trattata da ‘velina ingrata’”
Un lungo silenzio rotto da una intervista concessa alla trasmissione di Sky “A cena da Maria Latella”. Veronica Lario, moglie di Silvio Berlusconi dal 1990 al 2009, torna a parlare del suo rapporto con l’ex marito ed ex presidente del Consiglio, scomparso il 12 giugno 2023.
Il divorzio da Berlusconi
L’ex moglie del Cavaliere per la prima volta ospite di una trasmissione tv, che andrà in onda venerdì sera alle 21 su SkyTg24, torna proprio sulla fine tumultuoso del suo matrimonio con Berlusconi.
Un legame di fatto andato in crisi nel 2007 prima con una lettera aperta a Repubblica del 31 gennaio nella quale chiedeva al marito le scuse pubbliche per le “frasi galanti” rivolte da quest’ultimo ad alcune signore presenti alla cerimonia dei Telegatti qualche giorno prima, con la “deflagrazione” vera e propria a seguito della notizia della visita di Berlusconi a Casoria per festeggiare il compleanno di Noemi Letizia, vicenda che occupò per mesi le pagine di cronaca politica.
La “velina ingrata”
Quelle critiche rivolte pubblicamente al marito le costarono una violenta campagna di stampa dei quotidiani di destra. In particolare Vittorio Feltri con un editoriale su ‘Libero’ la descrisse come una “velina ingrata” per aver dimenticato le proprie origini, una “donna stravagante, forse eccentrica”, con un marito “chiamato a responsabilità da cui non può essere distratto dai capricci rumorosi della moglie”.
Parlando di quei momenti e di quel periodo con Maria Latella, che scrisse nel 2004 la sua biografia autorizzata “Tendenza Veronica“, Lario sottolinea di essere passata “dall’essere una velina ingrata al Tribunale di Milano che mi ha negato tutti i diritti. È stato un salto, un salto di 10 anni in cui mi sono sentita un po’ vessata. Cosa facevo? Subivo, è difficile combattere contro il potere e la stampa, soprattutto quando la stampa è piegata al potere. L’unica cosa che potevo fare era qualche passo indietro, e quelli ho imparato a farli bene, forse dall’equitazione…“, ha detto ancora Lario nelle anticipazioni diffuse alle agenzie.
Quindi l’ex “first lady” aggiunge: “Non ho motivo di essere ricattabile, perché non porto con me nessun segreto. Non ho segreti sulle imprese di Berlusconi o sulla vita a parte di Berlusconi, quindi posso dire quel che penso indipendentemente dal mio passato. Il mio passato non ha segreti”.
L’accordo sul mantenimento
Descritta come una miliardaria per gli accordi post-divorzio con Berlusconi, “in realtà non è stato nulla di tutto questo, c’è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto, che ho rispettato, e oggi sono una persona normale, un’imprenditrice”, spiega oggi Lario.
Nel 2012 la sentenza di separazione consensuale depositata al tribunale di Milano fissava a 3 milioni di euro mensili l’assegno di mantenimento che Berlusconi avrebbe dovuto versare alla Lario, che a sua volta rinunciava alla villa Belvedere di Macherio dove Lario continuò a vivere durante la separazione.
Nel 2014 il tribunale di Monza dichiarò lo scioglimento del matrimonio e l’anno seguente lo stesso tribunale ridusse a 1,4 milioni di euro mensili l’importo dell’assegno di mantenimento. Accogliendo il ricorso della difesa dell’ex premier, nel 2017 la Corte d’Appello di Milano stabilì che Berlusconi non avrebbe dovuto versare l’assegno divorzile, chiamata anche a restituire quanto percepito a partire dal marzo 2014, ovvero circa 60 milioni di euro. Veronica Lario presentò a sua volta ricorso in Cassazione, che confermò la sentenza d’appello: in seguito però i due ex coniugi raggiunsero un accordo extra-giudiziale con cui Lario non avrebbe più percepito l’assegno di mantenimento senza però restituire quanto già ricevuto.