Cairate

Andrea Bossi: ucciso con una coltellata al collo per i gioielli, chi sono i due amici 20enni arrestati

Le accuse di omicidio volontario e rapina. La sera del delitto un festino a casa della vittima. Tutti gli errori che hanno portato alle accuse e agli arresti

Cronaca - di Redazione Web

29 Febbraio 2024 alle 11:21 - Ultimo agg. 29 Febbraio 2024 alle 12:18

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FOTO DA FACEBOOK (ANDREA BOSSI)
FOTO DA FACEBOOK (ANDREA BOSSI)

Due fermi per la morte di Andrea Bossi: 26 anni, incensurato, ritrovato a fine gennaio nella sua casa di Cairate, in provincia di Varese, ucciso da un fendente fatale al collo scagliato da un corpo contundente. Sul caso indaga la Procura di Busto Arsizio con i carabinieri di Varese. Per quell’omicidio si trovano in cella Douglas Carolo, 23 anni, e Michele Caglioni, 20 anni. Il movente, secondo gli investigatori, sarebbe di natura economica. E sarebbe al vaglio degli inquirenti anche la premeditazione del delitto.

Chi era Andrea Bossi

Bossi era stato ritrovato dal padre, andato a cercarlo perché il figlio non rispondeva al telefono. Il 26enne lavorava in un’officina metalmeccanica, aveva studiato da orafo. Viveva da solo. Il corpo era stato rinvenuto senza vita sul pavimento del soggiorno, era emerso da subito che sarebbe stato lo stesso Bossi ad aprire la porta di casa alla vittima e che dall’appartamento erano scomparsi dei preziosi. L’arma del delitto non è mai stata ritrovata. Forse un coltello da cucina.

Le indagini e gli arresti

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri gli accusati non avrebbero ripulito pareti, pavimento, ballatoio e scale dalle tracce di sangue. Non si sarebbero liberati di una scarpa macchiata di tracce ematiche e di un telefono cellulare della vittima. Sarebbero apparsi nelle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza in orari compatibili con il delitto. Avrebbero utilizzato la carta di credito della vittima per prelevare e sarebbero stati intercettati mentre parlavano dell’omicidio.

A proposito dei preziosi: avrebbero provato a vendere parte della refurtiva presso un compro oro e il resto avrebbero provato a piazzarla tramite ricettatori della zona. Alcuni altri oggetti sono stati ritrovati in un campo sotto un sasso. La sera dell’omicidio sarebbe stato organizzato un festino in casa della vittima. Per la loro ricostruzione i carabinieri di Samarate e Gallarate hanno eseguito delle perquisizioni. Per entrambi gli arrestati l’accusa è di omicidio volontario e rapina.

29 Febbraio 2024

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