L'iniziativa per il Sud

De Luca insulta Giorgia Meloni durante la manifestazione contro il governo

L'iniziativa contro l'autonomia differenziata e il blocco dei fondi di sviluppo e coesione. La dura risposta del Governatore della Campania alle parole della premier

Politica - di Redazione Web

16 Febbraio 2024 alle 14:25 - Ultimo agg. 17 Febbraio 2024 alle 11:25

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De Luca insulta Giorgia Meloni durante la manifestazione contro il governo

Meloni? Senza soldi non si lavora. Stronza, lavori lei“. Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha commentato con i giornalisti a Montecitorio le affermazioni della premier Giorgia Meloni che lo invitava a lavorare anziché fare manifestazioni. Il duro attacco è arrivato dopo che il Primo Ministro ha detto: “Devo ringraziare i presidenti di regione” sul lavoro sui fondi di coesione: “Tutti hanno capito il senso di quello che stiamo facendo, c’è stata una enorme collaborazione, tutti sono collaborativi salvo uno che non è molto collaborativo allo stato attuale. Rispetto per carità, neanche mi stupisce troppo, se si va a guardare il ciclo di programmazione 2014-2020 risulta speso il 24% della spesa, se invece di fare le manifestazioni ci si mettese a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più“.

Perché De Luca ha manifestato a Roma

Intanto, De Luca ha spiegato ai giornalisti come si è sviluppata la manifestazione: “Siamo arrivati davanti al Ministero della Coesione, dove sono degli stakanovisti: non c’era nessuno, Non c’era il ministro, non c’era un sottosegretario, non c’era un funzionario che stava giocando a tennis. Ci hanno spintonato, poi hanno detto che una delegazione poteva salire, ma sopra non c’era nessuno. Allora sono andato verso Palazzo Chigi, ma una barriera di polizia ci ha bloccato. Hanno detto che poteva passare solo il Presidente, e così sono andato io. Ma a Palazzo Chigi, non c’era Mantovano, non c’era nessuno. Ecco come trattano i sindaci della Campania. Sono 12 giorni che li avevamo avvisati che saremmo venuti“.

Cosa sono i Fondi di Sviluppo e Coesione

De Luca ha raccontato con dovizia di particolari i meccanismi con cui, a suo giudizio, il governo blocca i Fondi di coesione verso la Campania. “Quando si violano le regole – ha proseguito – è a rischio la democrazia. Fanno questo contro la Campania che è la regione a maggior sofferenza sociale d’Europa. Senza soldi non puoi fare programmazione, le imprese culturali non possono fare programmazione“. Alla domanda se a suo giudizio ci fosse un elemento personale nei suoi riguardi o un elemento politico, De Luca ha replicato: “Non c’entra destra e sinistra. C’entra il fatto che la Campania è una Regione che non si piega. Non ci resta che la battaglia sociale, sperando che basti“.

La sfida dell’autonomia differenziata

E sulla posizione del Partito Democratico rispetto all’autonomia differenziata: “Schlein ha detto che autonomia penalizza il Sud? L’autonomia differenziata non penalizza il sud, lo calpesta e lo offende. Meloni deve chiedere scusa perché questi fondi erano destinati in primo luogo al Sud, e gli accordi di coesione andavano fatti innanzitutto con le regioni del sud invece che con tutte le regioni del nord. Se pensa che la dignità del Sud sia in vendita si sbaglia la manifestazione di oggi serve a ricordare a Giorgia Meloni e a tutti che la dignità del sud non è in vendita quindi chiede scusa scusa perché sta bloccando risorse essenziali per creare lavoro“.

Vincenzo De Luca e il Governo

Ha continuato il Governatore: “Hanno deciso di fare una Zes unica per tutto il Mezzogiorno, e poi hanno portato tutte le decisioni a Roma. Chi fa questo io lo chiamo imbecille, o no? Qual è la malizia di questi giovanotti? Che l’imprenditore vada a Roma a genuflettersi. Questo è il peggio del clientelismo. Si vergogni Meloni, non io“. Alla manifestazione hanno partecipato un centinaio di sindaci. Il corteo così si è mosso, prima un presidio in piazza a Roma contro l’autonomia differenziata, poi l’arrivo sotto il ministero degli affari Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, a largo Chigi.

16 Febbraio 2024

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