Il governatore e la segretaria
Clamoroso nel Pd, De Luca non massacra Schlein: “Ha sollevato un problema concreto, che brivido”
Dopo mesi di accuse e offese e rissa. Il governatore, al lancio della mobilitazione contro l'Autonomia Differenziata sull'intervento della segretaria del Pd al question time
News - di Antonio Lamorte
È successo, chi l’avrebbe mai detto. E invece, alla fine è successo: Vincenzo De Luca non ha massacrato – non si può ancora parlare di complimenti o di celebrazione – la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, e quindi segretaria del suo partito. È successo, e sembrava impossibile, a Palazzo Santa Lucia, Napoli. Sala De Sanctis nella sede della Regione Campania. Da dove il governatore ha lanciato la sua mobilitazione contro il disegno di legge sull’Autonomia Differenziata, martedì scorso approvata in Senato. Dove il Presidente della Campania ha trovato lo spazio, sollecitato dalla stampa per esprimere un flebile eppur spontaneo assenso alla segretaria del suo partito.
“Devo anche dire che per la prima volta mi è capitato di ascoltare uno scambio di battute, al question time – ha detto il governatore incalzato dai giornalisti – , e incredibilmente è stato sollevato un problema concreto. Quello della Sanità. E io ho avuto un brivido di emozione”. Si riferiva al botta e risposta di ieri alla Camera al question time della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Schlein ha pressato la premier sulla Sanità. Come ricostruito su questo quotidiano, ha chiesto perché il tetto sulle assunzioni non sia stato modificato e perché il governo non si decida a varare un piano straordinario. “Destra sociale? No, voi siete la destra letale. Il solo tetto che avete tolto è per la sanità privata perché questo è il vostro obiettivo. E quando è stato fissato il tetto, nel 2009, al governo c’era lei”.
- Autonomia differenziata, De Luca dichiara guerra: “Sud non è parassitismo, Meloni non potrà più parlare di Nazione”
- Schlein inadeguata, De Luca sarebbe una guida robusta con idee di sinistra
- Perché De Luca ha attaccato la Schlein: “Ho il triplo dei suoi voti”
- Schlein a Napoli, due giorni contro l’autonomia: De Luca assente, è guerra aperta nel Pd
De Luca aveva appoggiato Stefano Bonaccini alle primarie di inizio 2023: il risultato dei gazebo aveva completamente ribaltato quello degli iscritti. Schlein segretaria in rimonta, a sorpresa. Quando lo scorso luglio era arrivata a Napoli per una due giorni contro l’autonomia, né il governatore né nessuno del suo inner circle si era fatto vedere. Schlein aveva da poco affidato il commissariamento nella provincia di Caserta a Susanna Camusso e sollevato Piero De Luca, figlio del governatore, dalla carica di vice capogruppo alla Camera. A inizio luglio il governatore aveva definito la segretaria una “cacicca ante litteram”. E non era finita lì.
“C’è gente inconsistente che pensa di litigare con me per avere qualche titolo sul giornale – aveva detto De Luca alla Festa dell’Unità lo scorso ottobre – Chi vuole farsi pubblicità con me mi deve pagare, come dice Mourinho. Sono cose sgradevoli e indegne di un partito civile. Ai tempi miei nei partiti i cafoni non parlavano. Il nostro problema è creare un’alternativa al governo dell’Italia. Ora siamo in grado di esserlo? È difficile rispondere per come siamo combinati oggi. Dovrebbe essere il Partito democratico non Lotta continua come siamo oggi. Alcuni hanno perso per strada il senso del Partito democratico. Nel 2008 abbiamo fatto un’altra scelta. Se dobbiamo fare Lotta continua sventoliamo bandiere al vento e poi governano gli altri”.
De Luca ha pubblicato da poco un libro intitolato Nonostante il Pd. Se diventerà il federatore dell’opposizione all’Autonomia Differenziata dipenderà dalla risposta che otterrà dagli amministratori locali del Meridione, da quanto e come lo seguirà il Pd, dalle piazze di protesta che si è prefisso di convocare. E da tutto questo dipenderà con ogni probabilità anche il suo discusso, eventuale terzo mandato a Palazzo Santa Lucia. Per il Nazareno sembra fuori gioco, anche se il direttore di questo quotidiano Piero Sansonetti gli aveva riconosciuto “idee politiche molto più solide anche della sua retorica. Al centro della sua linea politica c’è un obiettivo chiarissimo: impedire a quella che considera una destra sgangherata di portare alla rovina il paese”.