Purghe a Kiev

Zelensky licenzia Zaluzhny, salta il capo dell’esercito ucraino: al suo posto il generale Syrsky

Esteri - di Carmine Di Niro

8 Febbraio 2024 alle 18:00 - Ultimo agg. 9 Febbraio 2024 alle 11:24

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Zelensky e Zaluzhny
Zelensky e Zaluzhny

Non usa il termine licenziamento, ma nei fatti è una cacciata in piena regola. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è liberato del sempre più ingombrante generale Valery Zaluzhny, capo di Stato maggiore delle forze armate di Kiev.

Dopo settimane di voci e rumours che si rincorrevano, e i tanti tentativi della presidenza di smentirli, alla fine Zelensky a comunicato via X il cambio al vertice delle forze armate ucraine.

Il “licenziamento” di Zaluzhny

Ho incontrato il generale Zaluzhny e l’ho ringraziato per i due anni in cui ha difeso l’Ucraina”, scrive il presidente pubblicando anche una immagine sorridente con il generale.

Zelensky sostiene di aver discusso con Zaluzhny “del rinnovamento che serve alle Forze armate ucraine, abbiamo anche discusso su chi potrebbe far parte della leadership rinnovata delle Forze Armate ucraine“. “Il momento per un tale rinnovamento è adesso”, scrive Zelensky, che dice di aver proposto al generale di restare nella squadra della difesa. E aggiunge nel chiudere il post: “Vinceremo sicuramente!”.

Chi è il nuovo capo delle Forze armate ucraine

Secondo la stampa ucraina il presidente ucraino Zelensky ha nominato il generale Oleksandr Syrsky comandante in capo delle forze armate ucraine, in sostituzione di Zaluzhny. Comandante delle forze terrestri ucraine dal 2019, Syrskyi ha avuto un ruolo fondamentale nella difesa di Kiev e nella riconquista di Kharkiv.

L’ormai ex capo di Stato maggiore ha affidato a Facebook un messaggio di “congedo” dal ruolo. “Nei primi giorni più duri della Grande Guerra, ci siamo schierati contro un nemico vile e forte. La nostra battaglia continua e cambia ogni giorno. I compiti del 2022 sono diversi da quelli del 2024. Pertanto, tutti dovrebbero cambiare e adeguarsi anche alle nuove realtà. Per vincere insieme“, le parole utilizzate da Zaluzhny. È stata “una conversazione importante e seria. È stata presa la decisione sulla necessità di cambiare approcci e strategia“, aggiunge nel suo post.

Lo scontro tra Zelensky e Zaluzhny

Il licenziamento odierno di Zaluzhny arriva dopo mesi di rapporti difficili. A far deflagrare le tensioni l’intervista rilasciata lo scorso autunno da Zaluzhny all’Economist, in cui ammetteva il fallimento della controffensiva militare che avrebbe dovuto avere luogo durante l’estate.

Un duro colpo per l’immagine di Zelensky. Non solo: da tempo i media e i commentatori ucraini risaltano la grande popolarità del capo di Stato maggiore, che fa da contraltare al gradimento in discesa del presidente. Lo stesso Zaluzhny era stato costretto a chiarire di non essere interessato ad un ingresso in politica, visti i chiari motivi di allarme che arrivano dal palazzo presidenziale.

Il punto di non ritorno sarebbe avvenuto lunedì 29 gennaio quando, secondo i retroscena di diversi autorevoli quotidiani occidentali e ucraini, vi sarebbe stato un faccia a faccia tesissimo tra Zelensky e Zaluzhny.

Un incontro teso in cui, e qui le ricostruzioni differiscono sensibilmente, Zelensky avrebbe annunciato a Zaluzhny la sua intenzione di rimuoverlo dal ruolo di comandante in capo delle forze armate ucraine, in cambio di un posto da ambasciatore in un importante Paese europeo, come rivelato dal deputato ucraino Oleksiy Goncharenko.

Tutti i diretti interessati si erano poi affrettati a smentire le ricostruzioni, dal ministero della Difesa al capo ufficio stampa di Zelensky, Serhii Nykyforov.

8 Febbraio 2024

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