In Texas
Morto Shawn Barber: ritrovato in casa l’ex campione del mondo di salto con l’asta, aveva 29 anni
Campione del Mondo a Pechino nel 2015, finalista alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016. Aveva fatto coming out nel 2017, si era ritirato nel 2020
Sport - di Redazione Web
Shawn Barber avrebbe compiuto trent’anni il prossimo maggio. Medaglia d’oro nel salto con l’asta ai Mondiali di Pechino nel 2015, l’anno dopo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, in Brasile, si era classificato decimo. L’atleta è stato ritrovato morto nella sua casa in Texas mercoledì scorso. “Più che un semplice atleta era una persona di buon cuore che metteva sempre gli altri davanti a sé stesso. È tragico perdere una persona così brava e così giovane”, ha dichiarato il suo agente Paul Doyle che ha dato la notizia all’Associated Press.
Shawnacy Campbell Barber era canadese con doppia cittadinanza statunitense. Era cresciuto in New Mexico, a Las Cruces. Viveva in Texas, a Kingwood. Aveva fatto coming out nel 2017 con un post su Facebook. Si era dichiarato orgoglioso di essere omosessuale. “Grazie ai miei genitori, che sono un grande sostegno continuerò a crescere come persona e ha avuto un grande appoggio da chi mi è vicino”.
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Era il detentore del record canadese nel salto con l’asta maschile a 6,00 metri, stabilito nel gennaio 2016. Ha vinto i campionati del mondo 2015 a Pechino, Cina, con un punteggio di 5,90. Ha anche vinto il titolo outdoor NCAA nel 2015 per l’Università di Akron, guadagnandosi il secondo titolo indoor consecutivo in quella stagione, e i Giochi Panamericani. Si era qualificato alla finale delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
Precedentemente era stato trovato positivo alla cocaina in un test antidoping e gli era stato tolto il titolo di campione del Canada. Successivamente era stato dimostrato che l’atleta aveva assunto la sostanza stupefacente attraverso una donna che ne aveva fatto uso a sua insaputa prima di un rapporto sessuale con lui la sera prima della gara agli assoluti in Canada. La sanzione che si prospettava era diventata soltanto un’ammonizione.
L’atleta si era ritirato nel 2020, da tempo soffriva di problemi psicologici. Stando a quanto rivelato finora dai media, il 29enne sarebbe morto a causa di complicazioni di precedenti problemi di salute la cui natura però non è stata rivelata.