No agli emendamenti
Prescrizione, via libera della Camera alla riforma
Cancellata l’improcedibilità voluta come compromesso dall’ex ministra Cartabia. Durante la seduta l’Aula ha respinto la richiesta del capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera, Federico Gianassi, di far tornare in Commissione la proposta di legge sulla prescrizione.
Giustizia - di Angela Stella
Via libera ieri dalla Camera dei deputati alla riforma della prescrizione, senza modifiche rispetto al testo uscito dalla commissione. Sono stati approvati infatti tutti e quattro gli articoli di cui è composto il provvedimento.
Cancellata dunque l’improcedibilità voluta come compromesso dall’ex ministra Cartabia. Durante la seduta l’Aula ha respinto la richiesta del capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera, Federico Gianassi, di far tornare in Commissione la proposta di legge sulla prescrizione.
La maggioranza ha respinto anche un emendamento presentato dal M5s che di fatto “recepisce la richiesta del ministro Guardasigilli Carlo Nordio di far decorrere il tempo della prescrizione dal giorno dell’iscrizione della notizia di reato” e non più dal momento della commissione del fatto. Bocciati altresì gli emendamenti a favore di norma transitoria.
La richiesta era stata avanzata nei giorni scorsi dai presidenti delle Corti di appello e in un parere della sesta commissione del Csm. “Siamo alla quinta riforma della Prescrizione negli ultimi sette anni e con questo intervento il governo rende adesso impossibile a qualunque magistrato di capire quale norma dovrà applicare. I processi rallenteranno inevitabilmente visto che i tempi della prescrizione dovranno essere ricalcolati a mano, fascicolo per fascicolo, andando a verificare ogni volta quale normativa risulta più favorevole al singolo caso”.
A dichiararlo sono stati i deputati del Pd, Debora Serracchiani e Federico Gianassi. “Siamo all’assurdo – hanno aggiunto – anche perché questo intervento avviene proprio quando il nostro Paese aveva raggiunto tutti gli impegni presi con l’Europa circa la riduzione dei tempi dei processi di almeno il 25%. Con questo intervento il governo decide invece di tornare indietro e mette seriamente a rischio i tre miliardi del Pnrr che destinati alla giustizia”.
“La maggioranza sta mentendo – hanno concluso – non è vero che questa proposta reintroduce, di fatto, il testo del ministro Orlando e lo conferma la bocciatura di tutti gli emendamenti del Pd che proponevano proprio la reintroduzione di quelle norme”.
Parere opposto quello del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro delle Vedove: “Approvata alla Camera la riforma della prescrizione. Orgogliosi di aver restituito diritti sostanziali ai cittadini. Abbiamo archiviato in un colpo solo non solo l’infausta stagione pentastellata che aveva disegnato un universo concentrazionario di indagati e imputati a vita, ma anche l’improcedibilità in appello che, con il complice voto di Pd e M5Stelle, avrebbe rottamato i processi di più grave allarme sociale”.