9 giorni di agonia
Adam Jendoubi: chi era e com’è morto l’attore napoletano del video di Liberato e del film “La Paranza dei bambini”
Colpito da un malore a Capodanno, era stato soccorso da passanti. Cresciuto a Forcella, era diventato noto per il video di TU T’E SCURDAT’ ‘E ME e aveva interpretato "Aucelluzzo" nel film tratto dal romanzo di Roberto Saviano
Cinema - di Redazione Web
Non ce l’ha fatta Adam Jendoubi: l’attore diventato noto grazie al video di una canzone di Liberato, interprete anche del film La Paranza dei Bambini, è morto a 23 anni, a nove giorni dal ritrovamento in condizioni gravissime a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, all’alba di Capodanno. A dare l’annuncio sui social il fratello Habib, anche lui attore e modello. “’Na botta rint’ ‘o core ho sentito quando mi hanno avvertito che Adam era grave”, ha scritto lo scrittore Roberto Saviano in un post lungo di cordoglio sui social. La famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi.
Adam Jendoubi era cresciuto nel quartiere di Forcella: quartiere popolare, anche difficile, in pieno centro storico a Napoli. Di origini algerine e polacche, era diventato noto per il ruolo da protagonista nel video della canzone TU T’E SCURDAT’ ‘E ME, la seconda del cantante mascherato LIBERATO, diretto dal regista Francesco Lettieri. Aveva in seguito interpretato il ruolo di “Aucelluzzo” nel film La Paranza dei Bambini, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e diretto da Claudio Giovannesi. Un successo al botteghino e Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Il malore di Adam Jendoubi
Jendoubi era stato soccorso all’alba di Capodanno a Castellammare di Stabia. Era stato ritrovato da alcune persone esanime in strada, era stato soccorso e portato in ospedale. Aveva sofferto un arresto cardiaco. Le ferite sul volto del 23enne avevano fatto pensare in un primo momento a un incidente stradale. Ricoverato in rianimazione, è morto dopo nove giorni di agonia. Il cantante LIBERATO aveva nei giorni scorsi condiviso delle storie con messaggi di sostegno all’attore che lottava tra la vita e la morte.
E oggi il cantante è tornato a postare nelle storie, questa volta parole di cordoglio: “La stella che ora protegge il Golfo sei tu”. Un riferimento al testo di TU T’E SCURDAT’ ‘E ME. “Sangue mio, spero che hai finito di soffrire – ha scritto il fratello in un toccante post sui social – , hai dimostrato di essere un leone fino alla fine, uomo vero con valori e principi scegliendo già a 18 anni che il giorno della tua morte avresti voluto donare gli organi e così hai fatto. Oggi cambia totalmente la mia vita perché tu, fratello mio, non sarai più di fianco a me, ma so che mi guarderai dall’alto proteggendomi sempre”.
Il lungo post di Roberto Saviano per Adam Jendoubi
Lungo messaggio condiviso sui social anche dallo scrittore Roberto Saviano. “Na botta rint’ ‘o core ho sentito quando mi hanno avvertito che Adam era grave dopo essersi sentito male la notte di Capodanno”, si legge nel post. “L’avevo incontrato a Napoli anni fa, ancora adolescente, era appena uscito il video della canzone di Liberato dove interpretava il ruolo di protagonista e stava vivendo la prima curiosità delle persone che lo riconoscevano in strada. Espressivo, dinamico, intenso, non è facile in un video senza una sola parola pronunciata, permettere al proprio profilo di emergere così chiaramente. Sentimentale e a tratti guascone, il regista voleva che si caratterizzasse così e Adam nel quotidiano era così”.
“Adam aveva il viso della nuova Napoli: metà polacco, metà tunisino e completamente partenopeo. ‘Ecco perchè sei così bello – gli avevo detto – sommi più culture ed è sempre così, bellezza nasce da ciò che si mischia, si intreccia, si confonde perché dispone la vita in forme nuove e inaspettate’. Mi guardò perplesso e decise di rispondere con un sorriso a tutto quel blaterare che non aveva capito dove andasse a parare, io imperterrito continuai: ‘Hai dentro di te tre culture e quante lingue parli?’. ‘Io parlo il forcellano’ rispose e finimmo nel chiasso delle risate. Adam l’avevamo scelto per il ruolo di Aucelluzzo nel film La paranza dei bambini, fare l’attore era sua aspirazione vera. E ora? E ora non c’è altro atto possibile che ricordare, resteranno come traccia della sua vita i video, il film, le foto e la memoria di chi è cresciuto con lui a Forcella. Resterà la storia di un ragazzo figlio di due migranti, di due culture distanti e che Napoli ha saputo rendere prossime come sempre fa questa città che tutto avvicina dando cittadinanza universale a chiunque la attraversa e vive. E resteranno i suoi organi che continueranno a respirare in altre vite. Addio Adam, addio ragazzo”.
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