La testimonianza in tv
Gino Cecchettin da Fazio, su Facebook e Twitter offese e insulti: “Ora arrivano le querele”
La “mediaticità” di Gino Cecchettin sta costando carissimo al padre di Giulia, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, un femminicidio che è diventato suo malgrado anche simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e del contrasto alla società patriarcale.
Gino Cecchettin da Fazio
L’annuncio da parte della trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” della sua presenza domenica sera come ospite “dopo l’importante discorso pronunciato per ricordare sua figlia Giulia” ha scatenato gli haters su Facebook e Twitter. Tra i deliri del complottismo c’è l’accusa rivolta a Gino Cecchettin di muoversi “lucidamente”, da esperto informatico, per promuovere la sua azienda.
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Le querele
Insulti e offese vergognose che in realtà erano già comparsa nei giorni scorsi, insulti web che avevano coinvolto anche l’altra figlia di Gino, Elena. Di fronte a questo scenario il legale della famiglia Stefano Tigani, ha spiegato all’Ansa di aver sporto querela per diffamazione alla Polizia postale a nome del padre della ragazza per i messaggi contenenti decine di frasi di odio rivolti a Giulia via web.
“Me ne segnalano di continuo, a decine. Messaggi diffamatori molto pesanti. Lasciate in pace quest’uomo, abbiamo altro a cui pensare”, le parole dell’avvocato.
“Ne seguiranno altre – dice Tigani – stiamo raccogliendo la documentazione, è impossibile star dietro a tutto. Però ora basta, era doveroso segnalare quei messaggi”. Per quanto riguarda gli autori dei post, “quasi tutte le persone, e i loro profili, sono da individuare. Ora lasciamo lavorare la Polizia postale”.
Elena Cecchettin querela il consigliere leghista
Una seconda querela per diffamazione è stata fatta invece da Elena, la sorella di Giulia, nei confronti del consigliere regionale veneto ed ex consigliere della lista Zaia Stefano Valdegamberi.
In un post su Facebook aveva accusato la sorella di Giulia di “fare la recita” di fronte alle telecamere, “poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto … spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro”, le parole scritte da Valdegamberi.