Le operazioni in corso
India: 41 operai intrappolati in un tunnel, primo video e primo pasto caldo dopo 10 giorni di paura
Il primo video girato con una telecamera endoscopica, gli operai bloccati da dieci giorni. Cambia la strategia delle operazioni di salvataggio, si scava dall'alto. Soccorsi ostacolati da smottamenti, crolli e guasti
News - di Redazione Web

Primo pasto caldo per gli operai in trappola, ore di apprensione in India. Da dieci giorni 41 operai sono bloccati in un tunnel in costruzione nel Nord del Paese. Al lavoro un’enorme macchina dei soccorsi per sostenerli e salvarli. Grazie a una telecamera endoscopica, di quelle utilizzate di solito per gli interventi medici, infilata in un tubo d’acciaio, è stato possibile avere le prime immagini degli operai intrappolati. È cominciato tutto la mattina del 12 novembre, distretto di Uttarkashi, Stato dell’Uttarakhand.
Il tunnel stradale lungo quasi cinque chilometri cui stavano lavorando gli operai è crollato dopo una frana. La galleria crollata fa parte della Chardham All-Weather Road, un progetto federale che punta a collegare i vari luoghi dei pellegrinaggi induisti alle pendici dell’Himalaya. Il piano era stato inaugurato nel 2016 dal primo ministro indiano Narenda Modi. E aveva ricevuto molte critiche da collettivi ambientalisti e dalla popolazione locale sull’impatto dell’infrastruttura.
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Le condizioni degli operai
Le condizioni dei lavoratori nei giorni scorsi avevano destato preoccupazione. Gli uomini avevano accusato febbre e dolori articolari. Attraverso lo stesso tubo d’acciaio tramite il quale è stata introdotta la telecamera, è stato possibile fornire loro anche un primo pasto caldo dopo giorni. Fino a oggi gli operai si erano infatti nutriti di snack e popcorn attraverso un primo tubo più stretto, tramite il quale erano arrivate anche acqua e medicine. I soccorritori hanno chiesto agli operai inquadrati nel video di sorridere e di identificarsi davanti alla telecamera.
Le operazioni di soccorso
Gli sforzi per tirare fuori i 41 finora non hanno prodotto risultati, sempre ostacolati da crolli, smottamenti di detriti, guasti delle trivellatrici. I soccorritori in queste ore stanno creando una via di accesso dalla cima della collina: una nuova strategia dopo il tentativo di creare una via di accesso al tunnel con l’aiuto di alcune macchine perforatrici. Stanno scavando in direzione verticale, dovranno farlo per 103 metri. Ci vorranno dei giorni, non è escluso che possano staccarsi pezzi di roccia. Continueranno nel frattempo le operazioni di scavo orizzontale dall’imbocco del tunnel.
“Tutti gli operai sono assolutamente al sicuro”, ha fatto sapere in una nota il premier dello Stato, Pushkar Singh Dhami. “Stiamo cercando con tutte le nostre forze di garantire che escano presto sani e salvi presto”. Il governo dell’Uttarakhand ha formato una commissione d’inchiesta per indagare e accertare la dinamica dell’incidente. Alcuni degli operai nei giorni scorsi hanno sofferto sintomi riconducibili alla dissenteria, nausea e mal di testa. Chi si opponeva alla “Char Dham All Weather Road” avvertiva proprio il rischio di crolli e cedimenti che le trivellazioni avrebbero potuto causare.