Le “bugie guerrafondaie”
Anne Boyer lascia il New York Times Magazine, la poetessa premio Pulitzer denuncia la copertura della guerra a Gaza
Un gesto che ha fatto scalpore, che ha fatto discutere. Anne Boyer, poetessa e saggista già vincitrice del Premio Pulitzer, ha presentato le sue dimissioni da “poetry editor” del New York Times Magazine. Una scelta dettata, come si evidenzia nella sua lettera pubblicata sul proprio Substack, una newsletter, dalla narrazione tenuta dal quotidiano sulla guerra a Gaza.
In particolare, è l’accusa della poetessa, il New York Times viene accusato di utilizzare “toni ragionevoli” per raccontare “l’irragionevole” e di raccontare “bugie guerrafondaie” sul conflitto tra le forze armate israeliane e Hamas.
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La lettera di dimissioni di Boyer
Scrive in particolare il premio Pulitzer nell’annunciare il suo addio al New York Times Magazine: “La guerra sostenuta dagli Stati Uniti dallo stato israeliano contro il popolo di Gaza non è una guerra per nessuno. Non c’è sicurezza in essa o da essa, non per Israele, non per gli Stati Uniti o l’Europa, e soprattutto non per i molti ebrei calunniati da coloro che affermano falsamente di combattere a loro nome. Il suo unico profitto è il profitto mortale degli interessi petroliferi e dei produttori di armi. Il mondo, il futuro, i nostri cuori: tutto diventa più piccolo e più difficile da questa guerra. Non è solo una guerra di missili e invasioni terrestri. È una guerra in corso contro il popolo palestinese, persone che hanno resistito durante decenni di occupazione, dislocazione forzata, privazione, sorveglianza, assedio, prigionia e tortura. Poiché il nostro status quo è l’espressione di sé, a volte la modalità di protesta più efficace per gli artisti è rifiutare. Non posso scrivere di poesia tra i toni “ragionevoli” di coloro che mirano ad acclimatarci a questa sofferenza irragionevole. Niente più eufemismi macabri. Niente più paesaggi infernali igienizzati verbalmente. Niente più bugie guerrafondaie. Se queste dimissioni lasciano un buco nelle notizie delle dimensioni della poesia, allora questa è la vera forma del presente”.
Chi è Anne Boyer
Scrittrice e poetessa nata a Topeka, capitale dello Stato del Kansas, il 26 luglio 1973, i suoi articoli sono apparsi su riviste quali Guernica, Fullstop, The New Inquiry e Mute Magazine.
Nel 2020 ha ottenuto il Premio Pulitzer per la saggistica col suo saggio-memoir “Non morire” che, partendo della sua lotta contro il cancro al seno, analizza il sistema economico dietro le cure oncologiche e le esperienze simili di scrittrici del passato.
Fino a pochi giorni fa “poetry editor” del New York Times Magazine, vive e lavora a Kansas City dove è professoressa presso il Kansas City Art Institute dal 2011.
Le altre uscite dai giornali
Come ricorda il Corriere della Sera, quella di Boyer non è la prima uscita dai grandi giornali di lingua inglese. Lo scorso 3 novembre la scrittrice Jazmine Hughes lasciò il Times Magazine con una lettera in aperto contrasto con la posizione tenuta sulla copertura del conflitto in Medioriente.