Il blitz
Scatta l’operazione Al Shifa: l’esercito di Israele nell’ospedale a Gaza City, Hamas accusa: “Vergogna, una carneficina”
Secondo Israele l'ospedale ospita le basi di Hamas, almeno un centinaio i soldati nella struttura. Onu: 40 morti ieri nell'ospedale, da sabato stop ai rifornimenti di carburante. L'esercito assicura l'operazione "precisa e mirata su vasta scala"
Esteri - di Redazione Web
L’esercito di Israele ha comunicato di aver fatto irruzione all’interno dell’ospedale al Shifa a Gaza City, l’ospedale più grande della città più grande della Striscia su cui da settimane le forze di Gerusalemme hanno rinforzato attacchi via aerea e via terra. Le forze armate assediavano da settimane la struttura e avevano fatto sapere come proprio sotto al Shifa si nascondessero le basi operative di Hamas. L’operazione è scattata poco dopo la mezzanotte e sta continuando in queste ore. Almeno 40 persone sono morte ieri nell’ospedale secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari che cita il ministero della Sanità della Striscia.
L’esercito parla di un’operazione “precisa e mirata” contro Hamas e di un’evacuazione “su vasta scala” dell’ospedale all’interno del quale si trovavano centinaia di persone sottoposte a cure mediche, civili e sfollati in cerca di rifugio dai bombardamenti che dopo gli attacchi di Hamas nel sud di Israele dello scorso 7 ottobre che hanno scatenato la reazione di Israele. La struttura ha smesso di funzionare sabato scorso da quando Israele ha bloccato le forniture di carburante nella Striscia per il timore che a usarlo sia Hamas. La Striscia è al collasso, gli ospedali allo stremo da settimane, un massacro che non conosce tregua: respinti tutti gli appelli per un cessate il fuoco.
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Il blitz dell’esercito di Israele
Una fonte di sicurezza alla Radio militare ha dichiarato che l’esercito ha fatto irruzione nell’ospedale soltanto quando ha saputo “cosa esattamente c’è e dove si trova” e il procedimento “è lo stesso che abbiamo fatto all’ospedale Rantisi in cui siamo entrati quando abbiamo saputo cosa c’era esattamente nel seminterrato. Abbiamo cominciato in piccolo ma se necessario l’operazione sarà estesa”. Il portavoce dell’esercito Daniel Hagari ha aggiunto che “prima di entrare nell’ospedale, le nostre forze sono state prese di mira da esplosivi e squadre terroristiche e ne è seguito uno scontro durante il quale i terroristi sono stati eliminati”.
All’interno dell’ospedale si troverebbero un centinaio di soldati. Le truppe “hanno consegnato attrezzature mediche, incubatrici e alimenti per bambini …”, ha continuato il portavoce. “Squadre mediche dell’Idf insieme a soldati di lingua araba sono presenti sul campo per assicurarsi che le attrezzature mediche raggiungano chi ne ha bisogno”. I soldati israeliani hanno trovato “pozzi di tunnel, dozzine di armi di vario tipo, inclusi razzi” in un raid contro una base di addestramento di Hamas.
La reazione di Hamas
Il movimento islamista palestinese ha accusato l’esercito di colpire le strutture sanitarie della Striscia per costringere la popolazione palestinese “all’emigrazione forzata”. Osama Hamdan, esponente di Hamas, ha aggiunto che la “carneficina” di Al Shifa rappresenta “una vergogna per tutti coloro che non hanno agito. È ormai chiaro per il mondo intero che l’obiettivo delle forze di occupazione nel colpire ospedali, centri sanitari e infrastrutture della Striscia di Gaza è privare la nostra popolazione dei servizi di base. Il fatto che i medici abbiano dovuto seppellire 179 morti nella corte del complesso Al Shifa, nella città di Gaza, è una vergogna per tutti coloro che non hanno adottato misure per fermare il massacro del secolo contro i civili, gli innocenti”.
La posizione degli USA
La Casa Bianca ha dichiarato di non sostenere “gli attacchi aerei contro un ospedale e non vogliamo vedere scambio di colpi in un ospedale dove persone innocenti, pazienti che cercano cure, vengono prese tra due fuochi. Gli ospedali e i pazienti devono essere protetti”. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden invita alla moderazione, a evitare scontri a fuoco all’interno dell’ospedale, ma intanto aumentano gli aiuti militari per Israele.