Stanziati 5 milioni
Ciaran, danni e vittime per la tempesta in Italia: il governo proclama lo stato di emergenza
La decisione del Consiglio dei ministri. Sette morti, tre dispersi. Persone senza elettricità e bloccate nelle abitazioni. Il governatore del Veneto Zaia ha proclamato lo stato di calamità
Ambiente - di Redazione Web

Proprio oggi che ricade l’alluvione del 1966, quando straripò l’Arno e Firenze venne travolta, la Toscana si trova a fare i conti con le abbondanti precipitazioni che tra ieri e oggi hanno provocato danni e vittime. Sei i morti, due i dispersi. Ancora novemila persone senza elettricità. E la violenta perturbazione provocata dalla tempesta Ciaran che dal nord Europa ha raggiunto l’Italia, dopo il centro e il Nord insiste anche sul Sud. Pesante il bilancio anche in Veneto: un morto e un disperso. Paura per il rischio frane e smottamenti in tutta Italia. Il governo ha proclamato lo Stato di emergenza e stanziato cinque milioni di euro di aiuti.
L’epicentro del disastro in Toscana è considerata Campi Bisenzio, nella città metropolitana di Firenze, dove tanti volontari sono scesi in strada con le pale in mano per pulire la strada. Case e strade invase tra acqua e fango anche a nord della Toscana, tra Prato e Pistoia le zone più colpite. Centinaia di persone bloccate nelle loro abitazioni. In alcune aree mancano l’acqua potabile e la corrente elettrica. Sul posto si è recato il Presidente della Regione Eugenio Giani.
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L’allerta meteo per la Toscana era arancione per rischio idraulico e idrogeologico per l’area nord occidentale della Toscana. Le polemiche sono partite già ieri. L’esondazione di tanti fiumi ha provocato danni ingenti e disagi. Circa 16mila chiamate sono arrivate al 112. Colpita anche l’agricoltura. A fine giornata, ieri, risultavano esserci circa 20mila persone senza luce. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha proclamato lo stato di calamità, di almeno dieci milioni di euro i danni. Oggi e domani allerta rossa sulla Regione, sotto osservazione in particolare i fiumi.
Il Consiglio dei ministri ieri pomeriggio ha deliberato lo stato di emergenza per le province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato e per il comune di Brisighella, in provincia di Ravenna, e in quelli di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano e Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, per gli eventi sismici registrati lo scorso 18 settembre. I cinque milioni del primo stanziamento sono stati disposti “per garantire le misure e gli interventi più urgenti volti al soccorso e all’assistenza alla popolazione e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione rifiuti e delle macerie”.
Le abbondanti precipitazioni sono la prima causa di frane e smottamenti, con l’acqua che penetrando nel terreno aumenta l’instabilità. Al GR di Radio 1 Alessandro Trigila, geologo dell’Ispra ha spiegato. “L’Italia è il Paese con più frane d’Europa, questo è legato alla morfologia e alla conformazione del territorio. Il 94% dei comuni è a rischio per frane, alluvioni ed erosione costiera”.