Lo squadrone militare
Cos’è ‘Nili’: il reparto speciale israeliano che combatte Hamas
Sono agenti 'd'élite' che rispondono al comandamento: "Trova e uccidi". In ebraico il nome del team vuol dire letteralmente, "La gloria di Israele non mentirà": è un acronimo di una frase estratta dalla Bibbia
Editoriali - di Redazione Web
Sono infiltrati nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Hanno l’equipaggio militare e tecnologico necessario. Soprattutto hanno le informazioni fornite dall’intelligence. Sono un ramo d’élite dello Shin Bet e dell’esercito israeliano. Hanno un unico motto: “Cerca e uccidi“. Chi devono trovare e fare fuori? I miliziani e gli ufficiali di Hamas. Sono gli uomini del Nili, acronimo di una frase biblica che letteralmente vuol dire: “La gloria di Israele non mentirà“. Soldati-killer pronti ad eseguire gli ordini e senza limiti di tempo. Una sorta di missione ‘fotocopia’ di quella eseguita dal Mossad dopo la strage delle Olimpiadi di Monaco del 1972.
Il Nili
Allora, un commando terrorista che faceva capo all’organizzazione palestinese Settembre Nero, sequestrò e uccise 11 atleti israeliani. La premier dello Stato Ebraico Golda Meir approvò l’operazione ‘Collera di Dio‘: una missione durata 20 anni e che ha causato la morte di decine di persone tra le quali alcune innocenti. Ma il reparto Nili rievoca anche una rete di spionaggio ebraica, alleata del Regno Unito che ha operato durante la prima guerra mondiale contro la Turchia. Lo scopo del Nili è annientare la Brigata Nukhba, lo squadrone di Hamas ritenuto responsabile del brutale attacco avvenuto lo scorso 7 ottobre contro Israele.
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Nel mirino
Secondo quanto riportato dal Times of Israel, in collaborazione proprio con il Mossad, gli agenti del Nili avrebbero già ottenuto qualche ‘risultato’: l’omicidio di Ali Qadhi, considerato una delle menti dell’attacco del 7 ottobre; l’eliminazione di Merad Abu Murad, capo della forza aerea di Hamas e colui che avrebbe pianificato e coordinato l’assalto con i parapendii; l’uccisione di Billal Al Qadr, comandante dell’unità di Khan Younis che avrebbe guidato i sanguinosi raid nei kibbutz israeliani; la morte di Abu Hilal, capo dell’ala militare del gruppo terroristico Comitati di Resistenza Popolare di Gaza.