La decisione del Gip di Latina
Inchiesta sulle coop di accoglienza migranti, arrestate moglie e suocera di Soumahoro: “Soldi dei fondi pubblici trasferiti all’estero”
Cronaca - di Redazione
Liliana Murekatete, moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, eletto tra le fila di Alleanza Verdi-Sinistra e poi passato nel gruppo Misto lo scorso gennaio, è stata tratta in arresto e posta ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulle cooperative per l’accoglienza di migranti gestita dalla stessa Murekatete e dai suoi familiari. Per lei la Procura di Latina ha ipotizzato i reati di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione e auto riciclaggio.
Con lei agli arresti domiciliari è finita anche la suocera dell’onorevole, noto per le sue battaglie in favore dei braccianti agricoli col sindacato, Marie Therese Mukamitsindo. L’ordinanza prevede, inoltre, l’obbligo di dimora nel comune di residenza per il figlio della fondatrice di Karibu, Richard Mutangana. La Gdf, coordinata dalla procura di Latina, ha effettuato inoltre un sequestro preventivo a fini di confisca, anche per equivalente, del profitto del reato nei confronti degli indagati
“Le cooperative Karibu e Consorzio agenzia per l’inclusione e i diritti italia (in sigla Consorzio a.i,d. italia), nonché la Jambo Africa (per il tramite della Karibu) hanno percepito ingenti fondi pubblici da diversi Enti (Prefettura, Regione, Enti locali etc.) destinati a specifici progetti o piani di assistenza riguardanti i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, fornendo tuttavia un servizio inadeguato e comunque difforme rispetto a quello pattuito“, spiega una nota della Gdf.
Secondo l’accusa durante le verifiche sui servizi offerti dalle cooperative Karibu e Consorzio agenzia per l’inclusione e i diritti Italia e la Jambo Africa sono emerse numerose irregolarità: il sovrannumero di ospiti, alloggi fatiscenti con arredamento inadeguato, condizioni igieniche carenti; derattizzazione e deblattizzazione assenti; riscaldamento assente o comunque non adeguato, carenze nell’erogazione dell’acqua calda, carenze nella conservazione delle carni; insufficienza e scarsa qualità del cibo, presenza di umidità e muffa nelle strutture; carenze del servizio di pulizia dei locali e dei servizi igienici; insufficiente consegna di vestiario e prodotti per l’igiene.
L’indagine riguarda in particolare le strutture del Cas di Aprilia (Via Lipari), di Latina (Hotel de la Ville Central) e di Maenza (Casal dei Lupi) gestiti dalla Karibu nonché quelle dei Cas di Latina (via Romagnoli e Via del Pioppeto) gestiti da Consorzio Aid. Seecondno l’accusa il denaro risparmiato per il benessere di migranti e minori ospiti delle strutture venivano utilizzato per spese varie in alberghi, ristoranti, abbigliamento di lusso, accessori e gioielli. Molte delle somme sono state trasferite in Ruanda, Belgio e Portogallo.
“Prendo atto della misura applicata a mia moglie Liliane, null’altro ho da aggiungere o commentare, se non che continuo a confidare nella giustizia. Ribadisco, come è agli atti, la mia totale estraneità a tutto e chiedo nuovamente di rispettare la privacy di mio figlio“, sono invece le dichiarazioni ‘a caldo’ di Aboubakar Soumahoro dopo l’arresto della moglie Liliane Murekatete e della suocera Marie Therede Mukamatsindo.
Chi è Aboubakar Soumahoro
Sociologo e parlamentare italiano, Aboubakar Soumahoro ha 42 anni, è nato in Costa d’Avorio nel 1980. Ha vissuto lì l’infanzia e la gioventù. A 19 anni, proprio alla fine del secolo scorso, è riuscito a raggiungere l’Italia. Si è arrangiato a lavorare e a studiare. e a 30 anni ha ottenuto la laurea in sociologia alla Federico II di Napoli, con il voto di 110.
Si è dedicato tutta la vita ai diritti e alle lotte dei profughi e dei migranti. Ha fatto il sindacalista per molti anni e ha fondato un’associazione internazionale che si chiama “la coalizione dei sans papiers dei migranti e dei rifugiati”, con la quale ha realizzato una marcia di molti giorni che ha attraversato sei paesi europei. Nel 1920 iniziò uno sciopero della fame e si incatenò a una inferriata per convincere il Presidente del Consiglio a riceverlo. Alla fine ottenne il colloquio, ma solo il colloquio. Nessuna concessione per i migranti. Il Presidente del Consiglio era Giuseppe Conte.
Nel settembre del 2022 si è candidato al Parlamento con la lista Alleanza Verdi-Sinistra. E’ stato eletto. Si è messo in vista sin dai primi giorni da parlamentare con azioni e proteste spettacolari. La più famosa è la performance davanti a Montecitorio, dove si presentò, nel primo giorno da deputato, calzando degli stivaloni di gomma sporchi di fango.
In novembre è scattata una campagna giornalistica contro di lui. L’accusa era di essere il genero di una signora che gestiva male una cooperativa di assistenza ai migranti. Sulla base della campagna, condotta da televisioni e giornali, la suocera e la moglie sono stata indagate e lui cacciato dal suo gruppo parlamentare. Non si sa se la suocera è colpevole, quel che è certo è che Soumahoro non è colpevole di nessuna delle mascalzonate attribuite a lui dalla stampa.