La diffida del nipote

Lo schiaffo a Salvini dell’erede di Oriana Fallaci: “Non usi il suo nome per la manifestazione del 4 novembre”

Politica - di Redazione

29 Ottobre 2023 alle 11:52

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Lo schiaffo a Salvini dell’erede di Oriana Fallaci: “Non usi il suo nome per la manifestazione del 4 novembre”

Nessun via libera all’utilizzo del nome di Oriana Fallaci per la discussa manifestazione lanciata dal vicepremier Matteo Salvini per sabato 4 novembre a Milano “per i i valori occidentali”.

Il nipote della grande giornalista e scrittrice, Edoardo Domenico Perazzi, erede universale di Oriana Fallaci nonché curatore del suo patrimonio materiale e immateriale, ha diffidato gli organizzatori dell’evento dal vedere associato il nome della giornalista alla manifestazione.

A comunicarlo sono i legali di Perazzi, in una nota diffusa tramite l’agenzia AdnKronos: “In nome e per conto del Signor Edoardo Domenico Perazzi, si comunica che il nostro Assistito si oppone all’uso del nome e dell’immagine di Oriana Fallaci per la manifestazione politica del 4 novembre p.v. a Milano recentemente pubblicizzata come “In nome di Oriana Fallaci per difendere l’Occidente” e ha diffidato gli organizzatori della stessa manifestazione”, scrivono i legali.

I motivi sono chiari ed evidenti. Gli avvocati ricordano come “mai, per sua espressa volontà, la Signora Oriana Fallaci è stata associata nella sua vita direttamente o indirettamente a un partito o a un leader politico, avendo sempre rivendicato fermamente la propria indipendenza come elemento indispensabile per lo svolgimento della sua professione di giornalista e scrittrice”.

Dunque diventa “non opportuno” che “alcuna forza politica (di qualsiasi segno) utilizzi il nome e l’immagine di Oriana Fallaci per promuovere proprie iniziative, ciò ledendo la sua reputazione professionale”.

La manifestazione promossa dal vicepremier e leader della Lega incassa un altro schiaffone. L’evento inoltre aveva attirato proteste già quando Salvini l’aveva ufficialmente annunciato, attirando critiche anche dagli alleati di centrodestra. La vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli, aveva chiesto di “evitare situazioni rischio”, così come il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Forza Italia), che aveva parlato di “questione di opportunità” e della scelta di andare in piazza in questo momento, col conflitto Israele-Hamas in corso, che poteva “attirare elementi esagitati, fomentare chi non crede nei nostri valori e provocare forti contestazioni”.

di: Redazione - 29 Ottobre 2023

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