La manifestazione diffusa
In piazza per la pace: Pd se ci sei batti un colpo
Se di fronte alle svolte della storia un partito politico si nasconde, è finito. Questo è un appello al Pd: va’ in piazza. Prendi posizione. Entra nella lotta.
Editoriali - di Piero Sansonetti
Domani sera a Roma e in molte altre città italiane – in occasione della giornata di preghiera e di digiuno indetta dal papa in tutto il mondo – si svolgeranno manifestazioni per la pace. È importante che questo succeda. Che un pezzetto della società italiana si mobiliti non solo per condannare l’inaudita mattanza compiuta da Hamas e l’atrocità della ritorsione israeliana che – come dice nell’intervista Raniero La Valle – sta realizzando quello che nel diritto internazionale è considerato un genocidio.
Ma anche per fare pressione nei confronti dei governi occidentali affinché la smettano di ridurre la questione a intrecci di chiacchiere inutili, ma assumano iniziative politiche potenti per imporre il cessate il fuoco e per avviare una vera azione diplomatica che apra i negoziati e immagini le condizioni di una pace vera e lunga. C’è una frase famosa di Tito Livio che oggi sembra di nuovo attualissima: “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”.
Si riferisce alla presa di Sagunto, in Spagna, da parte di Annibale e allo sterminio che ne seguì, mentre a Roma la politica si perdeva in inutili discussioni e faceva fuggire il tempo. Oggi Gaza è Sagunto. Se Gaza sarà definitivamente rasa al suolo, se una folle invasione coi carri armati provocherà altre migliaia di morti, se non si fermerà la strage di civili e di bambini che è in corso, la ricaduta sarà pesantissima, tragica, per tutto il Medioriente (vincitori e vinti) e anche per noi europei. Questa è una guerra che nessuno vincerà, e se qualcuno la vincerà pagherà poi la vittoria in moneta ancora più pesante di quella della sconfitta.
Che in Europa cresca un movimento pacifista, esteso, sereno, combattivo, è molto importante. Le frasi fatte non servono a nessuno, tantomeno a Gaza. Il Pd, qui in Italia, ha un ruolo importantissimo in questo momento. È la spina dorsale della sinistra. Il pacifismo è una cosa molto più grande della sinistra, ma la sinistra è sempre stata il cuore del pacifismo. È così storicamente. Non solo in Italia. Il Pd deve esserci stasera alle manifestazioni. Con il suo popolo, che è ancora molto grande, e con i suoi dirigenti. Finora il Pd si è mostrato attonito e silenzioso di fronte a questa guerra. Timoroso di assumere posizioni nette.
Ma se di fronte alle svolte della storia un partito politico si nasconde, è finito. Questo è un appello al Pd: va’ in piazza. Prendi posizione. Entra nella lotta. Alle 18 e 30 a Roma a Santa Maria Maggiore. A Milano alle 19, a piazza Castello. A La Spezia alle 18 a piazza Verdi. A Palermo alle 18 a piazza Ruggero Settimo. A Pesaro alle 18.30 a piazza Lazzarini. A Trapani a piazza Saturno alle 17. Le associazioni che hanno aderito alla manifestazione sono decine e decine. In testa Amnesty International e Aoi (l’associazione che riunisce quasi tutti gli organismi della cooperazione). Poi c’è l’Arci, c’è la Cgil, ci sono alcune sezioni delle Acli, c’è Terre des Hommes e moltissimi altri.