La guerra in Medioriente

Erdogan spiazza gli alleati della Nato: “Hamas non sono terroristi”

“Sono mujahiddin che combattono per la liberazione della loro terra” ha detto il presidente turco. Israele nega i visti ai funzionari Onu dopo parole di Guterres e insiste: dimissioni

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

26 Ottobre 2023 alle 12:30

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Erdogan spiazza gli alleati della Nato: “Hamas non sono terroristi”

“Israele si sta preparando per l’invasione di terra a Gaza ma non è possibile dare altri dettagli al momento”. È l’annuncio alla nazione di Benjamin Netanyahu. Lo scontro con l’Onu intanto continua a crescere, con il segretario generale Guterres che si difende dalle accuse di giustificare Hamas: “È falso che io abbia giustificato i terroristi”. Israele però tira dritto e blocca per protesta i visti ai dirigenti Onu. Altissima la tensione anche con la Turchia.

“Hamas è come l’Isis e anzi è peggio dell’Isis”, ha replicato il portavoce del ministro degli Esteri israeliano a Erdogan che aveva definito i “liberatori” i miliziani palestinesi. Il presidente egiziano Al Sisi lancia un appello davanti al presidente francese Emmanuel Macron ad “evitare un’invasione di Gaza via terra”. Macron risponde: “Un’operazione di terra massiccia sarebbe un errore”.

Il presidente della Turchia, Erdogan, appena firmato il protocollo con cui acconsente all’ingresso della Svezia nella Nato ricorda subito a tutta la Nato di che pasta è fatto Erdogan : “Hamas non è una organizzazione terroristica”, ha detto in un discorso in Parlamento, sono “mujahiddin che “combattono per la liberazione della loro terra”. Erdogan subito dopo gli attacchi di Hamas in Israele il 7 ottobre aveva condannato l’omicidio di civili e si era offerto come mediatore con l’appoggio dell’Egitto. Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan aveva auspicato un sistema di garanti per arrivare a un cessate il fuoco.

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Gaza, l’Unicef: strage continua di bambini
“Negli ultimi 18 giorni, nella Striscia di Gaza è stato registrato un bilancio devastante per i suoi bambini, con notizie di 2.360 morti e 5.364 feriti a causa degli attacchi incessanti. Più di 400 bambini uccisi o feriti ogni giorno. Inoltre, più di 30 bambini israeliani hanno perso la vita e decine rimangono in ostaggio nella Striscia di Gaza. Questo periodo di 18 giorni rappresenta l’escalation più letale delle ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele a cui l’Onu abbia assistito dal 2006. Quasi tutti i bambini della Striscia di Gaza sono stati esposti a eventi e traumi profondamente angoscianti, segnati da distruzione diffusa, attacchi incessanti, sfollamento e grave carenza di beni di prima necessità come cibo, acqua e medicine”.

“L’uccisione e la mutilazione di bambini, il rapimento di bambini, gli attacchi a ospedali e scuole e la negazione dell’accesso umanitario costituiscono gravi violazioni dei diritti dei bambini”, ha dichiarato Adele Khodr, Direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. “I video dei bambini salvati da sotto le macerie, feriti e in difficoltà, mentre tremano negli ospedali in attesa di cure, mostrano l’immenso orrore che questi bambini stanno sopportando. Ma senza accesso umanitario, le morti causate dagli attacchi potrebbero essere la punta dell’iceberg”, ha aggiunto Khodr. “Il bilancio delle vittime aumenterà in modo esponenziale se le incubatrici cominceranno a non funzionare, se gli ospedali saranno al buio, se i bambini continueranno a bere acqua non sicura e non avranno accesso alle medicine quando si ammaleranno”.

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Ministero sanità Gaza: Bilancio sale a 6.546 morti e 17.439 feriti
È salito ad almeno 6546 morti e oltre 17.439 feriti il bilancio delle vittime. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas. Tra i morti ci sono almeno 2.704 bambini, secondo il ministero.

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Oms: 171 attacchi contro strutture sanitarie in Palestina
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che dal 7 ottobre ci sono stati 171 attacchi all’assistenza sanitaria nei territori palestinesi. Nella Striscia di Gaza sono state attaccate 75 strutture e sono morte 491 persone, mentre ne sono state ferite 372, con 24 autombulanze colpite. Nella Cisgiordania gli attacchi sono stati 96, con due persone morte e 15 operatori sanitari feriti. Le ambulanze distrutte sono state 77.

“I servizi sanitari e i civili devono essere protetti ora”, ha ribadito l’Organizzazione mondiale della sanità. Sally Abi Khalil, direttrice regionale del Medio Oriente per Oxfam, ha accusato Israele di usare la sofferenza dei civili come tattica di guerra. “Milioni di civili vengono puniti collettivamente davanti agli occhi del mondo, non può esserci alcuna giustificazione per usare la fame come arma di guerra”, ha ribadito la direttrice di Oxfam nella regione.

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Unrwa: senza carburante, impossibile proseguire
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha annunciato che è costretta da smettere di lavorare nella Striscia di Gaza a meno che non ci siano consegne di carburante nel territorio devastato dalla guerra. Se non otteniamo urgentemente carburante, saremo costretti a sospendere le nostre operazioni nella Striscia di Gaza a partire da domani sera”, ha dichiarato ieri l’Unrwa

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Raid Israele su unico panificio del campo profughi di Moghrabi
Un raid israeliano ha colpito l’altra notte un panificio e le case vicine nel campo profughi di Moghrabi, a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza, uccidendo almeno 10 persone. Lo ha dichiarato l’ufficio stampa del governo di Hamas. Era l’unico panificio della zona e aveva appena ricevuto la farina dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.

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Wall Street Journal: Israele ritarda l’invasione, aspetta missili Usa
Israele avrebbe accettato la richiesta americana di ritardare l’invasione di Gaza così da consentire agli Stati Uniti di spostare missili nell’area. Lo scrive il Wall Street Journal citando alcune fonti. Il Pentagono sta accelerando per il dispiegamento di una decina di sistemi di difesa aerea, si legge ancora sul quotidiano finanziario, per proteggere le truppe americane nella regione da missili e razzi. I funzionari americani avrebbe convinto Israele ad attendere fino a quando tutto sarà pronto, forse già alla fine della settimana.

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Tv israeliane: “sviluppi positivi” sugli ostaggi
Una fonte straniera anonima coinvolta nei negoziati, citata dalla tv israeliana Kan, ha riferito che “in questa fase ci sono sviluppi positivi riguardo gli ostaggi” di Hamas a Gaza. Anche un’altra tv, Canale 12, parla di segnali positivi sui prigionieri.

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Israele nega i visti ai funzionari Onu dopo le parole di Guterres
L’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan ha detto che il suo Paese negherà il visto di ingresso a funzionari delle Nazioni Unite dopo l’intervento del segretario generale Antonio Guterres contestato da Israele stesso. “Viste le sue parole – ha spiegato Erdan alla Radio Militare – negheremo il rilascio dei visti ai rappresentanti dell’Onu. Del resto abbiamo già rifiutato il visto al sottosegretario per gli affari umanitari Martin Griffiths. È arrivato il tempo di dare loro una lezione”.

Guterres: falso che abbia giustificato il terrore di Hamas
“Sono sconcertato da come le mie affermazioni sono state interpretate da alcuni, come se io stessi giustificando il terrore di Hamas. Questo è falso. Era l’opposto”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.”Il dolore del popolo palestinese non può giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas”, ha detto aggiungendo che “è necessario mettere le cose in chiaro, soprattutto per rispetto delle vittime e delle loro famiglie”.

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Israele insiste: dimissioni
“Il segretario generale dell’Onu ancora una volta distorce e stravolge la realtà”. Lo dice in una nota l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Gilad Erdan che è tornato a chiedere le dimissioni di Guterres. “Ieri – ha aggiunto – ha detto chiaramente che il massacro e la follia omicida di Hamas ‘non sono avvenuti nel vuoto'”. Quindi per lui “Israele è colpevole delle azioni di Hamas” e Guterres ha mostrato “comprensione e giustificazione per il massacro. Un segretario che non capisce che l’assassinio di innocenti non può avere alcuna giustificazione, e nessun ‘contesto’, non può essere – ha concluso – segretario generale”.

26 Ottobre 2023

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