Scontro Israele-Onu

Cosa vuol dire ‘shalom’, il messaggio di pace di Yocheved l’ostaggio liberato da Hamas

Ha 85 anni, è uno dei due ostaggi di Hamas che è stato liberato ieri. Prima di essere portata via dalla Croce rossa, stringe la mano al miliziano che l’aveva tenuta sequestrata e gli dice: “Pace”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

25 Ottobre 2023 alle 14:30

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Cosa vuol dire ‘shalom’, il messaggio di pace di Yocheved l’ostaggio liberato da Hamas

Gaza, il gesto di Yocheved, una speranza di pace
Hamas ha diffuso un video che mostra dei miliziani mentre consegnano alla Croce Rossa Internazionale due anziane donne israeliane che erano tenute in ostaggio a Gaza. Si tratta di Yocheved Lifshitz, 85 anni, e Nurit Cooper, 79 anni, che erano state rapite, insieme ai mariti, dalle loro case nel kibbutz di Nir Oz, vicino al confine con Gaza, durante l’assalto di Hamas, nel sud di Israele dello scorso 7 ottobre. Poco prima di essere portate via dalla squadra della Croce Rossa, si vede Lifshitz che si ferma e prende la mano di uno dei miliziani e gli dice “Shalom” (che in ebraico significa pace). Il miliziano gliela stringe e risponde al saluto. Nel gesto dell’anziana donna, in quella parola, è racchiusa un’umanità infinita. Una speranza di pace.

Il racconto
L’avevano rapita dal kibbutz di Nir Oz “in moto” e l’avevano “portata nei tunnel” nella Striscia di Gaza. Durante, racconta dall’ospedale di Tel Aviv dove è ricoverata, è stata “picchiata con dei bastoni” e ha avuto difficoltà a respirare. Una volta nei tunnel, “una ragnatela” sotterranea, gli ostaggi, come racconta Lifshitz, sono stati costretti a camminare per diversi chilometri su terreni umidi. Una volta raggiunta la destinazione, la donna racconta che i miliziani di Hamas hanno trattato “gentilmente” gli ostaggi e “si sono presi cura dei nostri bisogni”. Inoltre “ci hanno detto ‘crediamo nel Corano’ e non vi faremo del male”, afferma.

Inoltre “c’era un medico che veniva ogni due-tre giorni e portava i farmaci di cui avevamo bisogno”, racconta, dicendo che un prigioniero rimasto gravemente ferito in un incidente motociclistico è stato curato. Nel corso di una conferenza stampa, aiutata nella traduzione dall’ebraico in inglese della figlia Sharone, Lifshitz ha spiegato che è stato consentito agli ostaggi di lavarsi e mangiare, mentre le sono stati tolti gioielli e l’orologio. “Ci hanno dato pane pita, formaggio a pasta dura, formaggio cremoso magro e cetriolo e quello è stato il nostro cibo per l’intera giornata”, ha detto la donna, spiegando che “dormivano su materassi sul terreno”.

Il gruppo sembrava “davvero preparato” e che l’operazione fosse stata pianificata da molto tempo, ha aggiunto. “L’Idf non ha preso sul serio” la minaccia che Hamas rappresentava, ha affermato, contestando al governo di Israele di avere speso miliardi per costruire una recinzione al confine, ma di non aver fatto nulla perché i miliziani la potessero oltrepassare.

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*Guterres: “Hamas non nasce dal nulla”, Israele protesta
Gli attacchi di Hamas contro Israelenon sono avvenuti dal nulla”, “il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”, anche se “le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres aprendo la riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi in Medio Oriente. “I terribili attacchi” di Hamas “non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”, ha aggiunto Guterres, che ha parlato di “chiare violazioni del diritto umanitario” a Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco “immediato” per alleviare la “sofferenza epica” della popolazione di Gaza.

Guterres ha insistito per un “cessate il fuoco immediato” a Gaza. Il numero uno del Palazzo di Vetro ha poi deplorato le “chiare violazioni del diritto umanitario internazionale” nella zona di Gaza. «Non incontrerò il segretario generale dell’Onu. Dopo il 7 ottobre non c’è spazio per un approccio equilibrato. Hamas deve essere cancellato dal mondo». Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen – che si trova a New York per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – dopo le affermazioni attribuite ad Antonio Guterres. “I terroristi di Hamas sono i nuovi nazisti e il mondo si deve unire dietro a Israele per sconfiggerli” ha poi detto il ministro degli Esteri israeliano, intervenendo all’Onu. L’Onu, ha aggiunto il ministro israeliano, “non avrà motivo di esistere” se le nazioni che la compongono non si schiereranno dalla parte di Israele “e dalla parte dei principi fondamentali dell’umanità descritti nella Carta dell’Onu”.

L’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan, ha chiesto poi le dimissioni del segretario generale, Antonio Guterres. «Non vi è alcuna giustificazione né senso parlare con coloro che mostrano comprensione per gli atti più terribili commessi contro i cittadini di Israele, tanto meno da un’organizzazione dichiaratamente terroristica», ha affermato Erdan. «Il Segretario Generale dell’Onu che mostra comprensione per la campagna di sterminio di massa di bambini, donne e anziani, non è adatto a guidare l’Onu – scrive l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite su X – lo invito a dimettersi immediatamente».

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Capo di stato maggiore Idf: “Pronti per offensiva Gaza, ritardo per fattori strategici”
“Siamo pronti per l’offensiva di terra a Gaza e prenderemo una decisione a livello politico per quanto riguarda la forma e la tempistica”. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce The Times of Israel, è il capo di stato maggiore dell’Idf, il tenente generale Herzi Halevi.Ci sono considerazioni tattiche e persino strategiche che hanno ritardato l’offensiva di terra, ma che hanno consentito all’Idf di prepararsi al meglio”, ha spiegato Halevi.

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Gaza, 5.791 i morti tra cui 2.360 minori
Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi israeliani è salito a 5.791, di cui 2.360 minori. Lo ha detto il ministero della Sanità di Gaza aggiornando i dati che riferiscono anche di 704 persone uccise in 24 ore. Secondo la stessa fonte sono ad ora 12 gli ospedali chiusi e 32 le cliniche impossibilitate a fornire servizi ai proprio assistiti.

Oms: “A Gaza fermi 6 ospedali senza carburante, migliaia a rischio della vita”
“Il sistema sanitario di Gaza si disintegra”. È l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità che informa in una nota di non essere in grado di distribuire carburante e forniture sanitarie essenziali e salvavita ai principali ospedali nel Nord di Gaza, per la mancanza di garanzie di sicurezza. Da qui il nuovo appello per “un cessate il fuoco umanitario immediato”.

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Attacco aereo su una palazzina nel sud di Gaza, almeno 32 morti
Un attacco aereo israeliano l’altra notte ha colpito un edificio residenziale di 4 piani nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 32 persone e ferendone molte altre. Lo riferiscono alcuni sopravvissuti. Tra le vittime ci sono 13 membri della famiglia Saqallah, nell’area di Qarraha, a est di Khan Younis, secondo quanto riferito da Ammar al-Butta, un parente sopravvissuto all’attacco aereo, il quale riferisce che nella palazzina si erano rifugiate circa 100 persone, tra cui la sua famiglia e molte altre.

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Colpito mercato: morti e feriti a Sud di Gaza.
Un bombardamento israeliano nel mercato di Nusseirat (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) ha provocato un numero elevato di morti e di feriti, secondo testimoni sul posto contattati dall’Ansa. Obiettivo dell’attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande supermercato della striscia di Gaza, in quel momento molto affollato. Le vittime sono state trasportate nell’ospedale Shuhada di Khan Yunes dove si avverte una situazione di allerta anche per la penuria di combustibile. L’aviazione israeliana ha colpito oggi nella stessa zona a Deir el-Balah e Rafah, provocando 18 morti secondo la agenzia di stampa Maan.

25 Ottobre 2023

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