I risultati
Fugatti si riconferma in Trentino, vinte le Provinciali: male la Lega “ribaltata” da FdI, Pd primo partito
Politica - di Carmine Di Niro
Maurizio Fugatti si riconferma alla guida della provincia autonoma di Trento. I risultati, pur non definitivi, sono infatti chiari: l’esponente della Lega, alla guida della Provincia assieme al centrodestra, ha superato il 51% dei consensi (sono state scrutinate oltre 400 sezioni su 527) mentre il suo principale sfidante, l’ex sindaco di Rovereto Francesco Valduga, candidato del centrosinistra, si è fermato al 37 per cento circa.
Tra gli altri candidati Filippo Degasperi della coalizione Onda è al 4%, mentre Sergio Divina di Alternativa popolare per il Trentino, dato oltre il 10% dai sondaggi, non è riuscito a raggiungere il 3%. Marco Rizzo di Democrazia sovrana popolare è al 2% davanti ad Alex Marini del Movimento 5 Stelle e a Elena Dardo della lista Alternativa.
#Trentino — Elezione Presidente Provincia
Risultati Finali:🔵 #Fugatti (CDX): 51,82% ✅
🟠 #Valduga (CSX): 37,5%
🔴 #Degasperi (Onda+UP): 3,81%
🟤 #Rizzo (DSP): 2,26%
⚪️ #Divina (DX+AP): 2,22%
🟡 #Marini (M5S): 1,92%
⚪️ #Dardo (Alternativa): 0,48%@ultimora_pol— Ultimora.net – POLITICS (@ultimora_pol) October 23, 2023
La vittoria di Fugatti era pronosticata da tutti i sondaggi realizzati prima del voto: rispetto al 2018 ha anche aumentato il proprio consenso, visto che cinque anni fa si era fermato al 67%. Il presidente uscente della Provincia autonoma ha incentrato la sua campagna elettorale, condotta in “solitaria” rifiutando ogni confronto pubblico con gli altri candidati, sul tema degli orsi “pericolosi”: ha promesso infatti di diminuire il numero dei plantigradi e l’abbattimento di quelli considerati pericolosi.
Nella vittoria netta della destra emergono però segnali importanti per le sue varie anime: in particolare la Lega, rispetto a cinque anni fa quando raggiunse il 27%, ha perso metà dei voti per strada sprofondando poco sopra il 13 per cento. Per il Carroccio, col segretario Matteo Salvini che nelle ultime settimane era più volta andato a supportare Fugatti nella sua campagna elettorale, è una batosta: stando alle proiezioni perderebbe 8 consiglieri, col Partito Democratico primo partito in consiglio regionale con 7 seggi, 5 a testa per Fratelli d’Italia e Lega, mentre Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Azione e Italia Viva resterebbero fuori perché sotto la soglia di sbarramento.
I voti persi dalla Lega sono andati a Fratelli d’Italia, passata in cinque anni dall’1,45% a oltre il 12%. Al quarto posto c’è la lista civica Noi Fugatti presidente con il 10,4%.
#Trentino — Elezioni Provinciali
Risultati Finali:#PD: 16,64%#Lega: 13,05%#FdI: 12,35%
Noi Trentino: 10,73%
Campobase: 8,41%#PATT: 8,18%
La Civica: 4,85%
Casa Autonomia: 4,29%#AVS: 3,25%
Onda 2,52%#DSP: 2,35%#FI: 2,02%#M5S: 1,95%
Fascegn: 1,56%#IV: 1,46%#Azione: 1,42%…— Ultimora.net – POLITICS (@ultimora_pol) October 23, 2023
Non è un caso se dal partito della premier si accoglie con soddisfazione l’esito delle elezioni provinciali: “Possiamo dire che il risultato è molto buono. Il presidente Fugatti è stato premiato dall’elettorato, sebbene nelle ultime settimane da più parti siano piovute critiche e illazioni. Il dato di Fratelli d’Italia è molto interessante e questo è dovuto al buon lavoro di tutti i candidati. Gran parte del consenso è merito del lavoro quotidiano e della coerenza di Giorgia Meloni”, sono le parole di Claudio Cia, capogruppo uscente di Fratelli d’Italia in Provincia di Trento.
Pur con un risultato ben al di sotto delle attese e dei dati di cinque anni fa, anche Salvini comunque festeggia e si intesta la vittoria di Fugatti. “Vittoria Trentino, Lega e Civica del presidente prima forza politica con oltre il 20%, Maurizio Fugatti confermato con larghissimo vantaggio. Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e ora Provincia Autonoma di Trento: premiata nel 2023 la concretezza e la buona amministrazione del territorio con la Lega e il centrodestra. Buon lavoro a Maurizio e alla sua squadra”, scrive il vicepremier sui social.