L'inchiesta

Incidente di Mestre, la Procura sapeva da un anno dello stato del cavalcavia

Cronaca - di Redazione

7 Ottobre 2023 alle 14:04

Condividi l'articolo

Incidente di Mestre, la Procura sapeva da un anno dello stato del cavalcavia

Da più di un anno la documentazione sul pessimo stato del cavalcavia Rizzardi di Mestre, dove il 3 ottobre è avvenuto l’incidente del bus che, dopo aver strisciato per decine di metri contro il guardrail obsoleto, è precipitato togliendo la vita a 21 persone, era nelle mani della Procura di Venezia.

A scriverlo oggi è il Gazzettino. Il materiale era stato acquisito dagli uffici giudiziari in base ad articoli di stampa che riportavano il grave stato del manufatto, e le dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici, Renato Boraso, che richiedeva un intervento urgente sulla struttura stradale. Non si conosce però se la Procura, dopo aver analizzato gli incartamenti, avesse assunto qualche ulteriore iniziativa.

I magistrati di Venezia furono “allertati” da notizie pubblicate dalla stampa già due anni: la Procura, come racconta La Nuova Venezia, successivamente aveva acquisito dal Comune di Venezia tutte le carte relative alla situazione statica del cavalcavia, e ai progetti per il consolidamento e ristrutturazione, compresi quelli sul rifacimento delle protezioni laterali. Non si trattava di una inchiesta vera e propria, scrive il quotidiano, ma di un “atto esplorativo”.

Non conferma l’assessore veneziano alla mobilità, Renato Boraso: “Non sono a conoscenza se dal 2021 vi sia un fascicolo in Procura, ma confermo che le preoccupazioni sullo stato di salute di quel cavalcavia hanno portato gli uffici della Viabilità a lavorare intensamente, finché oggi è palese un cantiere aperto per la messa in sicurezza, dal 4 settembre”, spiega Boraso all’Ansa.

La manifestazione

Intanto oggi è andata in scena una manifestazione spontanea di un gruppo di cittadini di Marghera in ricordo della 21 vittime. Decine di persone hanno sfilato per raggiungere il cavalcavia Vempa, dove è precipitato l’autobus elettrico, per deporre un fiore o recitare una preghiera. Il corteo si è è formato all’inizio di via Fratelli Bandiera fino al punto dov’è caduto il bus.

Stiamo parlando della più grande tragedia accaduta nel nostro territorio. Potevamo esserci noi a bordo di quell’autobus. Siamo sconvolti”, spiega Alvise Ferialdi, presidente del Comitato Buongiorno Marghera, organizzatore della manifestazione. “C’era una ristrutturazione in corso ma purtroppo non era ancora arrivata fino a quel punto”, ha poi aggiunto Ferialdi.

È un momento di tristezza per la nostra comunità, ciascuno di noi è pervaso dal senso di impotenza davanti a ciò che è accaduto. Oggi, insieme a tanti cittadini che hanno voluto essere presenti, vogliamo rivolgere il nostro pensiero a chi non c’è più e alle persone rimaste ferite“, ha commentato il presidente della Municipalità di Marghera, Teodoro Marolo, intervenuto in rappresentanza dell’amministrazione comunale.

di: Redazione - 7 Ottobre 2023

Condividi l'articolo