L'ipotesi di un malore

Chi era Alberto Rizzotto, l’autista dell’autobus dell’incidente del cavalcavia a Mestre

Il conducente è una delle 21 vittime dell'incidente. Una “persona di provata esperienza, bravissimo". Il video dell'incidente sul cavalcavia e il "movimento strano" del pullman

Cronaca - di Redazione Web

4 Ottobre 2023 alle 10:28

Condividi l'articolo

Chi era Alberto Rizzotto, l’autista dell’autobus dell’incidente del cavalcavia a Mestre

Sui social i post di amici e conoscenti. “Fatti sentire”, scrivevano ad Alberto Rizzotto. “Rispondi”. Preoccupati dopo aver sentito la notizia: un pullman caduto da un cavalcavia, per una decina di metri. 21 morti, 15 feriti, alcuni in maniera grava. “Una strage di giovani”. L’ultimo post di Rizzotto su Facebook: “Shuttle to Venice”. Era lui alla guida dell’autobus che da Venezia avrebbe dovuto riportare dei turisti a Marghera, presso un campeggio. Rizzotto è morto anche lui nel tragico incidente che si è verificato poco dopo le 20:00 di ieri sera nei pressi della stazione ferroviaria di Mestre.

Aveva 40 anni, era di Conegliano, in provincia di Treviso, e viveva a Tezze di Vazzola. Per la ditta di trasporti La Linea aveva cominciato a lavorare quasi dieci anni fa prima di interrompere per un periodo e di tornare di nuovo. L’amministratore delegato della società Massimo Fiorese lo ha definito a Il Corriere del Veneto un autista “bravo”, una “persona di provata esperienza, bravissimo, una brava persona. Faceva periodicamente le visite richieste. Lavorava con noi dal 2014 secondo quanto ho visto, poi aveva avuto un periodo di stacco e poi era tornato di nuovo con noi da 7 anni”.

Rizzotto aveva preso servizio nel pomeriggio intorno alle 18:00. Aggiunge fatalismo alla tragedia la grottesca coincidenza sui passeggeri che non erano previsti: “Avevano prenotato la corsa in 16, ma evidentemente la sfortuna ha voluto che sia salito anche qualcuno che non aveva prenotato e quando ha visto l’autobus arrivare, bello grande, con tanti posti, è salito lo stesso”. Tra le vittime anche cinque cittadini ucraini e un tedesco, tra i feriti ucraini, un francese, un croato e un tedesco, quattro minori tra cui due bambini e due sedicenni. Cinque dei feriti sono in gravi condizioni.

Si parla di un video girato dalle telecamere piazzate sulla strada in cui si vede un “movimento strano del pullman” che rende prima ipotesi del tragico incidente quello del malore o del colpo di sonno. Dalla scheda video del mezzo si potrà cercare di capire di più. Un audio diffuso su Whatsapp parlava invece del mezzo pesante che prendeva fuoco prima della caduta e dell’impatto, una versione su cui non ci sono riscontri tra le prime testimonianze raccolte dagli inquirenti.

L’autobus è uscito dalla carreggiata sul cavalcavia della Vempa, ha sfondato il guard rail, è caduto nel vuoto vicino ai binari e ha preso fuoco. Il pullman era elettrico, nuovo, non aveva neanche un anno. Fiorese ha commentato il video dell’incidente, secondo cui “il mezzo arriva, rallenta, frena. È quasi fermo quando sfonda il guardrail. Penso che l’autista abbia avuto un malore, perché altrimenti non me lo spiego. Nel video si vede che il bus è quasi fermo, il guardrail è fino, non è di quelli più moderni e più strutturati, e l’autobus pesava tanto perché era di quelli elettrici. L’impatto è stato fatale”.

4 Ottobre 2023

Condividi l'articolo