Nuove minacce

L’annuncio di Putin: “Stiamo progettando nuove armi nucleari”

Le parole del leader del Cremlino: "L'obiettivo è dare un nuovo equilibrio militare tra le potenze globali". Intanto la guerra in Ucraina continua, Podolyak: "L'obiettivo di Kiev è isolare la Crimea". E Lavrov: "La Russia è pronta a negoziare tenendo conto di ciò che sta accadendo"

Esteri - di Redazione Web

28 Settembre 2023 alle 09:31 - Ultimo agg. 28 Settembre 2023 alle 11:53

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Quali sono le nuove armi nucleari della Russia

L’agenzia per l’energia atomica russa Rosatom sta lavorando alla “creazione di armi avanzate in grado di mantenere l’equilibro strategico nel mondo” ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall’agenzia Ria Novosti. “È gratificante che oggi lo staff Rosatom, i dipendenti di imprese specializzate e centri di ricerca stiano valorizzando le meravigliose tradizioni dei loro predecessori. Stanno risolvendo attivamente i problemi legati all’introduzione di tecnologie innovative nei settori energetico e spaziale, nella medicina nucleare, nell’ecologia e nella modernizzazione del nucleare flotta di rompighiaccio. Partecipano alla creazione di armi avanzate in grado di mantenere l’equilibrio strategico nel mondo“.

Quali sono le nuove armi nucleari della Russia

Queste le parole del leader del Cremlino, contenute nel suo discorso di congratulazioni ai dipendenti dell’industria nucleare . “È importante continuare il percorso verso l’approfondimento della cooperazione internazionale, ampliando i contatti reciprocamente vantaggiosi con partner coscienziosi e affidabili all’estero“, ha aggiunto il presidente.

Le parole di Putin

Intanto, il principale consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, a Il Corriere della Sera ha fatto un punto sulla guerra attualmente in corso in Ucraina: “Abbiamo obiettivi tattici in diversi settori del fronte e uno strategico che è di eliminare la capacità della Crimea di rifornire le truppe sulla prima linea. Qui stiamo avendo successo, è vero. Abbiamo pianificato l’attacco in tre fasi. Distruggere i sistemi di comunicazione radio, elettronici e le antenne radar per aprire il cielo sul Mar Nero. E siamo ad un ottimo punto. La seconda fase è la distruzione della flotta russa sul Mar Nero o almeno il suo allontanamento dalla Crimea. E ci stiamo riuscendo.

La strategia di Kiev

La terza fase sarà compromettere le loro infrastrutture logistiche al servizio dell’Armata: caserme, basi di raggruppamento, depositi di alimentari, carburante e munizioni, vie di trasporto compreso il ponte di Kerch. Per questo vedrete ancora un incremento dei nostri attacchi alla Crimea“, ha spiegato Podolyak, ricordando che “All’incirca l’80 per cento di ciò che serve alla prima linea, transita da lì“. Perché la Crimea è così importante? “Tra Rostov, Mariupol e Crimea non ci sono linee ferroviarie, autostrade e soprattutto magazzini sufficienti a un esercito di 500mila soldati. Non basta portare le munizioni, hanno bisogno di averle a disposizione, devono organizzare rotazioni, addestramento, cure. Sono anni che attrezzano la Crimea per questo. È lo stesso motivo per cui all’inizio dell’invasione hanno usato la Bielorussia come base di partenza. Solo lì avevano la logistica adatta“, ha commentato Podolyak.

A Mosca

Dal canto loro i russi sono ”pronti a negoziare” per arrivare a una soluzione della crisi in Ucraina, ma ”tenendo conto della realtà sul terreno” e degli ”interessi della sicurezza russa’‘. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov intervistato dall’agenzia di stampa Tass. ”La nostra posizione resta valida: siamo pronti a negoziare, ma tenendo conto delle realtà che si sono sviluppate sul terremo e tenendo conto della nostra posizione, che è ben nota a tutti”, ovvero ”dei nostri interessi, degli interessi dei nostri sicurezza, degli interessi di impedire la creazione di una forza ostile ai confini della Russia il regime nazista”, ha detto Lavrov. Perché questa forza, ha sostenuto, ”ha dichiarato apertamente l’obiettivo di sterminare tutto ciò che è russo su quelle terre, sia in Crimea che in Novorossiya”.

28 Settembre 2023

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