La battaglia del Carroccio
Ossessione crocifisso, la Lega di Salvini ripresenta una legge sull’obbligo: la sfida con Meloni anche “religiosa”
Se dal “Budapest Demographic Summit” organizzato dall’amico ultraconservatore Viktor Orban la premier Giorgia Meloni si era lanciata in una battaglia politica addirittura per “difendere Dio”, la Lega dell’alleato Matteo Salvini non vuole essere da meno.
Il Carroccio del vicepremier torna così alla carica con un tema che nel corso è diventato un cavallo di battaglia del partito e in generale della destra italiana: il crocifisso.
La deputata leghista Simona Bordonali ha infatti depositato alla Camera un progetto di legge che comporta l’obbligo di esporre il simbolo religioso in ogni luogo pubblico, dalle scuole agli uffici della pubblica amministrazione, passando per le carceri, ospedali, porti, aeroporti, stazioni ferroviarie.
La pena in caso di mancata esposizione del crocifisso è una sanzione dai 500 ai mille euro per chiunque lo rimuova “in odio ad esso” o lo “vilipende” nonché per il pubblico ufficiale o l’incaricato che rifiuta di esporlo nel luogo d’ufficio.
La #Lega deposita alla #Camera una proposta di legge, a prima firma della bresciana Simona #Bordonali, che prevede l’obbligo di esporre il crocifisso “in luogo elevato e ben visibile” in tutte le scuole, negli uffici della pubblica amministrazione, nelle carceri italiane, negli…
— Ultimora.net – POLITICS (@ultimora_pol) September 15, 2023
Come ricorda Repubblica, sulla questione del crocifisso nelle scuole si è già espressa la Cassazione, con la sentenza n. 24414 del settembre 2021: ok al simbolo religioso, ma solo se è a volerlo è la stessa comunità scolastica, sentenza valida però, come ricordano gli stessi Ermellini, solo in mancanza di un legge sul tema.
Eccoci così tornare alla proposta di legge di Bordonali, che in realtà non è una novità: sempre Repubblica sottolinea come già nel 2018 la deputata Barbara Saltamartini aveva presentato un progetto di legge molto simile.
Nelle “Disposizioni concernenti l’esposizione del Crocifisso nelle scuole e negli uffici delle pubbliche amministrazioni” firmate da Saltamartini si chiedeva infatti di introdurre il crocifisso in quasi ogni ufficio pubblico, spingendosi anche oltremare nelle sedi diplomatiche. A giustificarne l’introduzione, secondo la deputata, il “valore universale della civiltà e della cultura cristiana” che il crocifisso rappresenta.