Le parole della premier

Meloni dichiara guerra ai migranti: “Vi rispediremo indietro”

La premier ha rilasciato alcune video dichiarazioni sul tema dell'immigrazione. Linea dura contro gli immigrati irregolari e l'annuncio di un Consiglio dei Ministri straordinario. Poi l'invito a Ursula Von del Leyen a visitare Lampedusa

Politica - di Redazione Web

15 Settembre 2023 alle 22:05 - Ultimo agg. 16 Settembre 2023 alle 12:03

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Meloni e i migranti

La pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile, figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolarmente nella zona del Shael. Un quadro difficilissimo tra colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa. È evidente però che l’Europa non può accogliere questa massa enorme di persone“. Lo afferma la premier Giorgia Meloni.

Meloni e i migranti

Fermare gli arrivi dei migrantisi realizza” con “una missione europea anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi“. Così in un video diffuso da Palazzo Chigi la presidente del Consiglio sui migranti. Bisogna poi “verificare in Africa chi ha diritto o meno all’asilo, accogliere in Ue solo chi ne ha effettivamente diritto secondo le convenzioni internazionali e parallelamente lavorando con investimenti seri allo sviluppo“. L’Europanon può accogliere questa massa enorme di persone” che scappa dai paesi africani “particolarmente quando il flusso della migrazione viene gestito da trafficanti senza scrupoli e si muove su rotte illegali“.

La strategia del governo

Il governo italiano ha lavorato fin dal suo insediamento per affrontare questo problema in modo strutturale proponendo l’unica strada che può dare al fenomeno una soluzione duratura. Mentre prima tutto il dibattito in Europa si concentrava su come accogliere chi arrivava illegalmente e sulle regole della loro distribuzione nei 27 paesi europei noi abbiamo chiesto un totale cambio di paradigma: fermare i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa concentrarsi sulla difesa dei confini esterni e non sulla redistribuzione dei migranti. Questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del consiglio Ue“, ha continuato la premier.

La linea dura

Personalmente sono ancora convinta che la strategia del governo italiano sia quella più seria per risolvere il problema” dei migrantiin maniera strutturale, però richiede tempo soprattutto se quel lavoro viene intralciato da interessi ideologici. Il governo ha lavorato coinvolgendo la Ue a un accordo di collaborazione con la Tunisia che prevede il contrasto ai flussi irregolari da una parte e il sostegno all’economia tunisina dall’altra. Purtroppo però mentre l’Italia e una parte dell’Europa lavoravano in questa direzione un’altra parte si muoveva nella direzione opposta. Penso al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo con cui non si possono fare accordi di dichiarare che non sarebbe un porto sicuro“.

La lettera al Presidente Michel

Nell’immediato il governo italiano intende adottare misure straordinarie per fare fronte al numero di sbarchi che abbiamo visto sulle nostre coste. Ho scritto a Michel (il presidente del Consiglio Ue, ndr) chiedendogli di inserire all’ordine del giorno del consiglio Ue di ottobre la questione migratoria. È mia intenzione in quella sede ribadire che è necessario avviare immediatamente una missione Ue per bloccare le partenze dei barconi. Nel consiglio dei ministri di lunedì noi porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, limite che verrà alzato al massimo consentito dalla normativa europea ovvero 18 mesi” e che “non riguarda i richiedenti asilo per i quali oggi il termine massimo è già di 12 mesi e non sarà modificato“.

L’invito alla Von der Leyen

Annuncio che ho scritto alla presidente della commissione europea per chiederle di venire con me a Lampedusa per rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrontiamo, e per accelerare immediatamente la concretizzazione dell’accordo con la Tunisia trasferendo le risorse concordate. La presidente è sempre stata collaborativa e io non dubito che lo sarà anche stavolta. Nel consiglio dei ministri di lunedì sarà dato mandato alla Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile in modo tale che siano sufficienti a trattenere gli immigrati illegali. Daremo mandato di realizzare queste strutture in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Voglio dare un messaggio chiaro a chi vuole entrare illegalmente in Italia: non conviene affidarsi ai trafficanti di esseri umani perché vi chiedono molti soldi, vi mettono su barche che spesso non sono attrezzate per fare quei viaggi e in ogni caso se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati. La nostra situazione non consente di fare nulla di diverso“.

I centri di ‘accoglienza’

Stiamo già lavorando al potenziamento dei centri per i rimpatri in modo che chiunque entri illegalmente in Italia sia effettivamente trattenuto in queste strutture per tutto il tempo necessario alla definizione della sua eventuale richiesta di asilo e per la sua effettiva espulsione nel caso sia irregolare, perché altri anni di governi immigrazionisti ci hanno consegnato una situazione per la quale i posti nei centri di permanenza per i rimpatri sono scandalosamente esigui. Agli italiani voglio dire che non abbiamo cambiato idea: ci vorrà tempo, molto lavoro, pazienza determinazione ma non abbiamo cambiato idea. Lavoriamo ogni giorno per mantenere l’impegno che abbiamo sottoscritto con voi e lavoriamo in ogni ambito compreso quello di ripristino della legalità e del contrasto all’ìmmigrazione illegale“.

Lampedusa

Particolarmente drammatica è la situazione dell’isola di Lampedusa dove nella sola prima metà di settembre si sono registrati più di undicimila arrivi, gran parte dei quali partiti dalle coste tunisine. Migranti che affidano la propria vita a trafficanti senza scrupoli di esseri umani, con conseguenze spesso drammatiche che hanno causato migliaia di morti in mare. L’immigrazione illegale di massa non può essere subita dall’Italia e dall’Europa come una fatalità alla quale rassegnarsi. Sono certa che la Commissione europea, sempre attenta al rispetto delle regole, condivida con l’Italia l’esigenza di difendere la legalità anche in tema di immigrazione. Rispetto ai confini marini europei ciò può essere assicurato solo contrastando l’attività dei trafficanti di esseri umani, soprattutto collaborando con le autorità del nord Africa e proseguendo nella direzione che abbiamo già preso insieme. Per questi motivi credo che sia molto utile e importante che tu possa venire nelle prossime ore a Lampedusa per renderti conto personalmente della situazione e fornire un segnale concreto di solidarietà e sostegno da parte della Commissione europea all’isola stessa e all’Italia. Insieme potremo valutare come intervenire operativamente non solo per affrontare l’attuale emergenza ma anche per contenere le partenze, in particolare accelerando l’attuazione del Memorandum di intesa tra UE e Tunisia. Ti ringrazio sin d’ora per la Tua attenzione e sempre pronta collaborazione“.

15 Settembre 2023

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