Condizioni aggravate
Come sta Matteo Messina Denaro, il boss sottoposto alla terapia del dolore: concesse visite ai parenti
Le condizioni di salute del boss mafioso Matteo Messina Denaro si fanno sempre più preoccupanti e per questo l’ex “primula rossa” di Cosa Nostra da una settimana è stato trasferito nella cella del reparto per detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
Il capomafia di Castelvetrano, ultimo grande boss mafioso catturato dalle forze dell’ordine lo scorso 16 gennaio 2023 in un blitz nei pressi di una clinica privata di Palermo, detenuto dal giorno seguente nel supercarcere abruzzese, era già stato sottoposto ad un intervento chirurgico per una occlusione intestinale l’8 agosto scorso: operazione svolta al San Salvatore e perfettamente riuscita, ma sulle condizioni di salute del capomafia pesa il tumore al colon in stadio avanzato di cui soffre “u siccu”.
- Messina Denaro condannato all’ergastolo in appello per le stragi del ’92 a 31 anni da via D’Amelio: “Era tra i mandanti”
- Come sta Matteo Messina Denaro, il boss mafioso in condizioni critiche: “Tumore al quarto stadio, incompatibile col carcere e 41bis”
- Che operazione ha subito Matteo Messina Denaro, il boss in rianimazione dopo l’intervento
Il boss di Cosa Nostra, recluso al 41 bis, avrebbe ricevuto le visite di alcuni parenti stretti in questi giorni, tra ingenti misure di sicurezza nella struttura ospedaliera dove è ricoverato ormai da oltre un mese. Da una settimana il boss mafioso è nella cella del reparto per detenuti per l’occasione ristrutturata: fino ad allora era stato curato in terapia intensiva. È sottoposto alla terapia del dolore e alla nutrizione parentelare per il sostegno fisico.
Poco prima del ricovero ospedaliero dello scorso agosto, l’avvocato Alessandro Cerella, che dal 25 giugno scorso affianca l’avvocata Lorenza Guttadauro nella difesa del boss aveva lanciato l’allarme sulle condizioni di salute di Messina Denaro. Cerella aveva parlato di “bullismo di Stato”, evidenziando di averlo trovato “debilitato” e denunciando che “se lo lasciano così muore, ha smesso di mangiare, beve solo integratori e acqua”.
Come riferisce l’Ansa, sanitari ed istituzioni monitorano la situazione ogni giorno ma il boss potrebbe restare a lungo in ospedale innanzitutto perché, secondo quanto si è appreso, le condizioni non sono compatibili al momento con la detenzione in carcere e anche perché nell’istituto di pena abruzzese non c’è una struttura sanitaria adeguata.
Il tumore al colon, come ricorda il Corriere della Sera, è il secondo tipo di tumore più frequente nel nostro Paese ed è anche il secondo fra i più letali: la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi oggi si aggira attorno al 65%.