La scossa

Terremoto in Marocco, è un’ecatombe: 1.037 morti e 1.204 feriti, si scava tra le macerie

Due scosse nella tarda serata, il bilancio si aggrava di ora in ora. L'epicentro a 70 chilometri da Marrakech. È il terremoto più forte mai registrato in Marocco

Cronaca - di Redazione Web

9 Settembre 2023 alle 16:05 - Ultimo agg. 10 Settembre 2023 alle 11:51

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Terremoto in Marocco, è un’ecatombe: 1.037 morti e 1.204 feriti, si scava tra le macerie

Due scosse nella notte, con epicentro tra Marrakesh e Agadir, devastanti in Marocco. Almeno 1.037 le vittime e danni ingenti con edifici ridotti in macerie e polvere. E il bilancio continua ad aggravarsi. Almeno 1.204 i feriti. Crollate anche parti delle mura della medina. La scossa è stata avvertita anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira. Vittime anche nelle province e nelle prefetture di Al Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant. Le scosse sono state avvertite anche in Spagna. Secondo i media locali è stato il sisma più forte mai registrato nel Paese.

La prima scossa alle 22:45. L’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una magnitudo del 6.8. Secondo il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) di Rabat, il sisma che ha colpito il Marocco nella tarda serata di ieri ha avuto magnitudo 7 sulla scala Richter. L’epicentro è stato localizzato a circa 70 chilometri da Marrakech e a 320 a sud della capitale Rabat, a una profondità di dieci chilometri. Il movimento ondulatorio è durato una trentina di secondi. Le linee telefoniche e i collegamenti internet sono interrotti. Gran parte della città è ancora al buio. Nella provincia di Al-Haouz un’intera famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie. La scossa è stata avvertita lungo tutta la dorsale dell’Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall’altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat.

A Marrakech danni nella kasbah, crollato il minareto di una moschea nella nota piazza Jamaa el Fna, crepato il campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Difficoltà per i soccorritori per raggiungere le aree più colpite a causa dei danni e dei blocchi presenti lungo le strade. Almeno 672 i feriti confermati, anche questo un bilancio che continua ad aggravarsi. Il Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue. Si scava tra le macerie.

Tantissime le telefonate al centralino dell’ambasciata italiana a Rabat. Molte di queste erano di turisti che vogliono rientrare in Italia. Al momento gli aeroporti sono chiusi e riapriranno sabato mattina. “Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Meloni ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza”.

Il vice primo ministro e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che dei duecento italiani in Marocco nessuno risulta al momento ferito. I precedenti più gravi in Marocco risalgono al 29 febbraio 1960, quando un terremoto di magnitudo 5,7 sulla scala Richter distrusse Agadir, sulla costa occidentale del paese, provocando la morte di oltre 12.000 persone, un terzo della popolazione della città e l’epicentro fu collocato proprio sotto la città; e al 24 Febbraio 2004, un violento terremoto di magnitudo 6.4 colpì la località costiera di Al Hoceima. Il bilancio fu di 630 vittime, 926 feriti e circa 15.000 senzatetto.

9 Settembre 2023

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