L'area

Campi Flegrei a Napoli, il piano di evacuazione in caso di eruzione: “1 milione e 300mila abitanti in 72 ore”

La scossa di terremoto di giovedì scorso è stata la più forte degli ultimi 39 anni. Si parla di "crisi bradisismica intensa", sull'area c'è un'allerta gialla

Ambiente - di Redazione Web

9 Settembre 2023 alle 20:01

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Perché queste scosse di terremoto a Napoli

La scossa di terremoto di giovedì scorso, 7 settembre, è stata la più forte degli ultimi 39 anni che si sia verificata ai Campi Flegrei, zona vulcanica in provincia di Napoli, nella zona ovest della metropoli. Profondità di due chilometri, magnitudo di 3.8. Gente in strada, panico, la scossa avvertita in buona parte della città. Una zona sotto osservazione, dove si verifica il fenomeno del bradisismo e dove soltanto a fine agosto sono stati registrati 120 piccoli terremoti in soli tre giorni. Secondo i dati dell’osservatorio vesuviano dell’INGV, negli ultimi mesi il suolo si è sollevato di 15 millimetri. Da gennaio ci sono stare circa 1.500 scosse. Si parla di “crisi bradisismica intensa”. E in caso di una grande eruzione la Protezione Civile ha un pronto un piano di evacuazione che riguarda un milione e 300mila abitanti.

Nella zona più esposta al rischio vivono circa 500mila persone. Un’area che comprende Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida e Quarto, parte di Giugliano e Marano ed alcune aree di Napoli: Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo e parte di Vomero, Chiaiano, Arenella e San Ferdinando. Altri 800mila vivono nella cosiddetta area gialla, in caso di eruzione esposta alla ricaduta di ceneri vulcaniche. Del piano si legge sul sito del dipartimento della Protezione Civile. Il tempo complessivo per l’allontanamento dalla zona è stimato in 72 ore: le prime 12 per permettere alle persone di prepararsi e di disporre le misure neccarie per il traffico, le seguenti 48 per la partenza da tutti i Comuni dell’area rossa. Secondo la Protezione l’evacuzione sarà disciplinata da un cronoprogramma definito nei Piani Comunali.

“L’allontanamento della popolazione dalla zona rossa inizia con la dichiarazione della fase di allarme”, si legge sul sito. Chi userà mezzi propri potrà farlo solo nei percorsi previsti dal Piano di allontanamento; chi partità in nave, treno o pullmann dovrà raggiungere le aree di attesa stabilite in ogni Comune da dove partiranno i bus della Regione Campania che porteranno le persone nelle aree d’incontro fuori dalla zona rossa dalle quali si partirà verso altre località in Italia. Le aree di incontro per chi sceglierà il trasporto assistito sono 6: Napoli stazione centrale; Napoli porto, Stazione Marittima; Afragola, stazione ferroviaria via Areana; Giugliano, istituto don Diana, via Ripuaria; Aversa, stazione ferroviaria piazza Mazzini; Villa Literno, stazione ferroviaria piazza De Gasperi.

La fase di sollevamento è iniziata nel 2005 e ha determinato in alcuni punti un innalzamento del suolo di 13 centimetri. “Sull’area dei Campi Flegrei c’è un’attenzione continua”, ha dichiarato il vulcanologo di INGV Giovanni Macedonio all’Ansa. “C’è infatti un’allerta gialla: vuol dire che c’è un’attenzione scientifica continua, con un monitoraggio 24 ore su 24 da parte dell’Ingv e dell’Osservatorio Vesuviano. Nelle ultime settimane stiamo osservando un sollevamento di circa 1,5 centimetri al mese e la frequenza dei terremoti sta aumentando”. Secondo le previsioni una eventuale eruzione sarà al 95% “minore o uguale a quella di taglia media” considerando l’attività vulcanica degli ultimi cinquemila anni.

9 Settembre 2023

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