Al torneo di New York
Nausea, raffreddore, mal di testa: l'”Us Open Bug” piega i tennisti, sospetti sulla variante Pirola
Il misterioso malessere che ha colpito gli atleti. Quelli colpiti hanno parlato di malesseri, fiato corto e battiti del cuore alterati. L'Oms ha classificato Pirola come variante sotto monitoraggio
News - di Redazione Web
Nausea, mal di testa, tosse, raffreddore. Lo hanno chiamato “US Open Bug” e finora ancora nessuno è riuscito a capire di cosa si tratti. Il misterioso malessere ha colpito diversi atleti e atlete impegnati in questi giorni al Corona Park nel distretto del Queens di New York. Il sospetto è che si tratti della nuova variante Pirola del Sars-CoV-2 meglio conosciuto come covid-19. Non c’è nessuna conferma ma la diffusione dei malesseri ha alimentato l’ipotesi di un contagio.
Dominich Thiem non è arrivato alla fine del match con Ben Shelton per problemi di stomaco che lo facevano sentire “uno schifo”. Ons Jabeur, tennista tunisina, ha detto di essersi sentita come “uno zombie”. Emil Ruusuvuori, finlandese, non è sceso in campo a causa di malori non meglio precisati. Colpiti da malesseri anche la ceca Petra Kvitova, l’americano Tennys Sandgren e il polacco Hubert Hurkacz. Gli atleti che non si sono sentiti bene hanno parlato di malesseri, fiato corto e battiti del cuore alterati. Al momento non sono previste misure di distanziamento tra giocatori, membri dello staff organizzativo e giornalisti. Agli spettatori non è richiesto di esibire certificati vaccinali né di indossare la mascherina.
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La variante BA.2.86 è stata battezzata Pirola, sembra essere altamente mutata rispetto alle varianti finora conosciute ma poco trasmissibile. Sembra essere in grado di sfuggire al nostro sistema immunitario ma proprio a causa della sua minore infettività dovrebbe restare sotto controllo. Gli studi principali finora sono stati condotti in Cina e in Svezia. Si tratta di analisi ancora limitate e parziali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato Pirola come variante sotto monitoraggio. Al momento non è stato registrato alcun decesso collegato alla variante.