A Cordovado, Pordenone

Chi è Luca Orlandi, l’ingegnere che si barricato armato in casa per 3 giorni prima di arrendersi

L'epilogo dopo 50 ore di allarme e trattative. 55 anni, ingegnere, un passato brillante tra studi e lavoro, ex ufficiale di complemento e giocatore di basket. Le negoziazioni hanno portato a un epilogo senza gravi conseguenze

Cronaca - di Redazione Web

1 Settembre 2023 alle 16:53 - Ultimo agg. 1 Settembre 2023 alle 17:15

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Chi è Luca Orlandi, l’ingegnere che si barricato armato in casa per 3 giorni prima di arrendersi

Luca Orlandi si è consegnato. Dopo oltre 50 ore ha consegnato le armi ed è stato preso in custodi dai carabinieri. Si era barricato all’interno della casa dove vive a Cordovado, in provincia di Pordenone. Comunità con il fiato sospeso per giorni, fino a quando stamattina intorno alle 11:00 il negoziatore ha l’uomo a consegnare armi e munizioni. Quando i militari sono entrati in casa l’assediato si è arreso. Dai ritratti che emergono dalle testimonianze emerge una persona senza precedenti preoccupanti, dal passato brillante sia nel percorso scolastico e accademico che in quello professionale. Un uomo che presumibilmente sta attraversando un momento di difficoltà personale.

Era cominciato tutto dal sequestro, disposto dal prefetto, dei fucili a uso sportivo che l’uomo deteneva in casa. Orlandi era stato avvisato nei giorni scorsi che avrebbe dovuto consegnare le armi in quanto non aveva più il diritto a detenerle non avendo consegnato in Questura il certificato di idoneità psicofisica che per legge correda il porto d’armi. 55 anni, ingegnere, originario di San Donà di Piave in provincia di Venezia. Ex ufficiale di complemento, giocatore professionista di basket e manager di società importanti. “È sempre stato un uomo con capacità sopra la media – ha raccontato una donna che lo conosce a Il Corriere del Veneto – come studente, come lavoratore, come tutto. L’immagine di lui che sta uscendo pubblicamente in queste ore non gli rende giustizia. Può capitare a tutti di avere un momento di difficoltà. Credo che in questa situazione di tensione abbia bisogno di vedersi riconosciuto come essere umano”.

Prima di arrivare a Cordovado aveva vissuto a Usmate Velate, in provincia di Monza. A San Donà si era occupato per lungo tempo di due fratelli affetti da disabilità. Il 55enne non ha moglie né figli. Alcuni testimoni hanno raccontato che prima di barricarsi in casa era stato visto in strada che girava a petto nudo, con una pistola in mano e un’altra dietro la schiena. Smentite le voci secondo cui aveva minacciato con la pistola dei passanti. Sui social aveva annunciato gesti eclatanti e autolesionistici. Quando è cominciata la vicenda, l’uomo ha preso a pubblicare video. Le visualizzazioni sono salite costantemente dal primo video in poi. L’uomo invitava il negoziatore – lo chiamava per nome, Marco – a rivolgersi a lui chiamandolo “ingegner Luca Orlandi”. Diceva di aver “dormito il sonno del soldato” e ora sono “soltanto un po’ più stanco”.

Più volte nei suoi video aveva comunque avvertito di non voler far del male a nessuno. Secondo alcune testimonianze non usciva di casa da molto tempo. L’allarme era scattato nella mattinata di mercoledì scorso e aveva portato alla chiusura dei negozi. I carabinieri si erano disposti lungo tutto il perimetro dell’area, pronti a un’irruzione. Sul posto anche uno psicologo per condurre le negoziazioni. Erano rimaste fuori dalla palazzina dove vivono 13 persone, evacuate. Staccate in via precauzionale le utenze di luce e gas. La circolazione in zona era stata interdetta. Sul posto erano presenti forze dell’ordine, vigili del fuoco, Protezione Civile e Polizia Locale.

“Io amo la vita, io amo tantissimo la vita, lo dico e lo ripeto: devi portarmi all’insano gesto, devi faticare, però, perché io sono estremamente stabile, fisicamente e mentalmente”, diceva in uno dei video che aveva pubblicato su Youtube. “Io non ho paura: vuoi spararmi?” proseguiva, rivolgendosi al negoziatore con cui tratta da ieri. “Non ho paura, ma quello che devi fare è convincermi a spararmi. Purtroppo per te, ti ho detto che quello sarà il tuo obiettivo, se non vuoi trovare soluzioni vere”.

Orlandi è stato bloccato poco dopo aver aperto la porta della sua abitazione dai carabinieri. Ha consegnato le armi che aveva in casa. È stato fatto salire su un’autoambulanza del 118 per essere trasportato in ospedale scortato. A convincerlo un negoziatore del Gruppo d’Intervento Speciale dei Carabinieri. La Procura della Repubblica di Pordenone ha annunciato la diffusione, a breve, di un comunicato stampa dove verranno illustrati i dettagli della vicenda iniziata mercoledì mattina. “C’è grande soddisfazione per questo epilogo – ha detto all’Ansa il comandante provinciale dei carabinieri, Roberto Spinola -. Voglio ringraziare il personale che ha permesso questo epilogo che tutti speravamo e che ha lavorato, incessantemente, per oltre 50 ore”.

1 Settembre 2023

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