La violenza al Foro Italico

Stupro di gruppo a Palermo, la vittima 19enne: “Stanca di essere giudicata, c’è chi si ammazza”

Lo sfogo della ragazza che ha denunciato gli abusi. "Se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me, e fanno post come me, potrebbero ammazzarsi. Sapete che significa?"

Cronaca - di Redazione Web

26 Agosto 2023 alle 13:11

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Stupro di gruppo a Palermo, la vittima 19enne: “Stanca di essere giudicata, c’è chi si ammazza”

Lo sfogo della minorenne arriva su TikTok: lo stesso social sul quale su alcuni dei profili attribuiti agli indiziati si erano lette parole terribili e provocatorie, la stessa rete dove si è scatenata la caccia al video delle violenze. A parlare questa volta è lei, la 19enne vittima dello stupro di gruppo a Palermo nella notte dello scorso 7 luglio, al Foro Italico. Abusata e abbandonata sotto l’effetto di alcolici. Un caso che ha convogliato un’attenzione mediatica morbosa e per il quale sette giovani sono indagati e privati della libertà.

“Sinceramente sono stanca di essere educata, quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto i c… con cose del tipo ‘ah ma fa i video su TikTok con delle canzoni oscene’, ‘è normale che poi le succede questo'”, ha scritto la ragazza che ha trovato il coraggio di denunciare. Uno sfogo contro le parole di vittimizzazione secondaria che le hanno rivolto in questi giorni. Su alcuni social era emerso anche il suo nome. Su alcuni canali Telegram era scattata la caccia al video che uno degli indiziati avrebbe girato al momento delle violenze

“Me ne dovrei fregare, ma non lo dico per me – ha aggiunto la ragazza – più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me, e fanno post come me, potrebbero ammazzarsi. Sapete che significa suicidio? Già sapevo che qualcuno avrebbe fatto lo scaltro, ma io rimango me stessa e manco se mi pagate cambio, perciò chiudetevi la boccuccia, piuttosto che giudicare una ragazza stuprata”.

Anche il ragazzo che all’epoca dei fatti contestati era minorenne e che era stato scarcerato dal gip alla luce di una presunta “resipiscenza” è stato incarcerato di nuovo. Anche alla luce di alcune sue esternazioni provocatorie sui social. Gli altri hanno chiesto e ottenuto il trasferimento dal carcere Pagliarelli di Palermo dov’erano stati trasferiti per via delle minacce e intimidazioni subite. Il caso è stato esasperato sui social dove diversi profili attribuiti agli indiziati sono emersi dopo gli arresti. Con affermazioni ingiuriose e terribili. La Polizia Postale ha negato la veridicità degli account. Almeno della maggior parte di questi.

26 Agosto 2023

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