Il decreto e la reazione

Tutta la Wagner dovrà giurare fedeltà alla Russia, il Cremlino: “Putin non ha ordinato l’eliminazione di Prigozhin”

Le intelligence occidentali ritengono che la causa più accreditata dell'incidente sia un'esplosione in volo. Per i 007 britannici manca comunque la "prova definitiva" della morte del capo della milizia di mercenari. Lukashenko: "Il nucleo della Wagner resterà in Bielorussia"

Esteri - di Redazione Web

25 Agosto 2023 alle 17:19

Condividi l'articolo

Tutta la Wagner dovrà giurare fedeltà alla Russia, il Cremlino: “Putin non ha ordinato l’eliminazione di Prigozhin”

All’indomani delle condoglianze del Presidente della Russia Vladimir Putin alle famiglie delle vittime dell’incidente aereo di Tver e delle parole in ricordo del suo ex “cuoco” e capo della milizia di mercenari Wagner, Yevgenij Prigozhin, dato da Mosca per morto nello schianto, ecco che il Cremlino respinge ogni accusa e che lo stesso presidente chiarisce il futuro del corpo paramilitare: tutti i membri di Wagner dovranno giurare fedeltà allo Stato. Sarebbe stata proprio l’integrazione nei ranghi dell’esercito dei miliziani ad aver scatenato la cosiddetta “marcia su Mosca” lanciata lo scorso 24 luglio che aveva fatto gridare al golpe in Russia e che si era interrotta a 150 chilometri dalla capitale in circostanze misteriose. Da quel momento il rapporto tra Putin e Prigozhin non era più stato lo stesso.

Come riporta l’agenzia Ria Novosti, il decreto è rivolto ai membri di formazioni di volontari che aiutano l’esercito nell’adempimento dei suoi compiti e nella partecipazione ad un’operazione militare speciale. Sono soggetti alla norma anche tutti i dipendenti del centro speciale Okhrana nella regione di Zaporizhzhia e di altre imprese statali simili che operano nelle regioni sottoposte a legge marziale. A prestare giuramento dovranno essere anche tutti i cittadini impegnati nella difesa del territorio. Il decreto prevede che anche i membri delle “formazioni volontarie e altre persone che contribuiscono all’esecuzione dei compiti assegnati alle forze armate” e svolgono funzioni per “la difesa territoriale” siano tenuti a prestare giuramento davanti alla bandiera nazionale.

Rimossi intanto i rottami dell’aereo Embraer precipitato. A bordo si trovavano dieci persone, tre passeggeri e tre membri dell’equipaggio. Anche il numero due della milizia, Dmitry Utkin e altri luogotenenti del corpo paramilitare. I vertici della milizia sarebbero stati quindi decapitati nell’incidente. I rottami sono stati collocati a bordo di un camion che si è poi diretto verso l’autostrada che si trova vicino al villaggio di Kuzhenkino, dove l’aereo si è schiantato. Il jet era partito da Mosca ed era diretto a San Pietroburgo, è precipitato nei pressi di Tver, a circa 150 chilometri dalla Capitale.

Le autorità russe non hanno fornito dettagli sul perché l’aereo sia precipitato. Su canali Telegram vicini alla Wagner già martedì veniva incolpata dell’incidente la contraerea russa. E si prometteva vendetta. Secondo l’intelligence americana non ci sono indizi su eventuali missili che abbiano colpito il velivolo. L’ipotesi più accreditata è quella di un’esplosione in volo. Non un guasto tecnico. I dati di volo mostrerebbero un calo di altitudine improvviso. Per quanto anche le intelligence occidentali si siano ormai persuase che a bordo si trovasse anche il capo della Wagner, il ministero della Difesa britannico ha dichiarato che “manca la prova definitiva”. L’intelligence degli Stati Uniti ha ipotizzato che a ordinare l’abbattimento sia stato Putin in persona. E così si è scatenata la reazione del Cremlino.

“Ci sono molte speculazioni su questo incidente aereo e sulla tragica morte dei passeggeri dell’aereo, incluso Yevgeny Prigozhin. Naturalmente, in Occidente, tutte queste speculazioni vengono proposte da una certa angolazione. Tutto questo è una menzogna assoluta”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov. Il Cremlino ha anche chiarito che Putin non aveva avuto alcun incontro recente con Prigozhin. Sulla Wagner Peskov ha aggiunto che “il gruppo ha dato un grande contributo allo svolgimento dell’operazione militare in Ucraina, come ha ricordato il presidente” e che “l’eroismo di queste persone non sarà mai dimenticato”. Il dittatore della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha annunciato che il nucleo della Wagner resterà nel Paese, circa 10mila unità. “Una parte sono andati in vacanza, altri hanno deciso di vivere ai margini ma tra pochi giorni tutti saranno qui, fino a 10.000 persone, anche se adesso non c’è bisogno di tenerli qui”. Lukashenko ha aggiunto all’agenzia Belta che Putin “è un uomo riflessivo, molto calmo. Quindi non riesco a immaginare che sia stato lui a fare questo”.

Secondo il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyryki Budanov, la Russia non ha sospeso la mobilitazione e sta “valutando la possibilità di arruolare altre 450.000 persone”. L’anno scorso Mosca avrebbe arruolato 350mila soldati. A Radio Liberty il capo degli 007 ha aggiunto che attualmente vengono richiamate ogni mese dalle 20.000 alle 22.000 persone. “Di per sé, questo porta alla seguente domanda: ‘Perché una tale cifra, se le perdite, come si dice, sono trascurabili? Ebbene, vedrete che la verità sarà da qualche parte nel mezzo”.

25 Agosto 2023

Condividi l'articolo