Il decreto Cutro
Schlein chiude l’era del “minnitismo” nel Pd e su Meloni ha ragione: la premier mente
Che senso ha, per un premier, fare polemica sostenendo evidenti bugie? Che messaggio si offre al Paese? È una brutta pagina della lotta politica.
Editoriali - di Piero Sansonetti
Elly Schlein, l’altra sera, ha attaccato il governo per quella legge folle che mette molti ostacoli all’attività delle Ong che operano nel Mediterraneo per salvare vite umane. Elly Schlein ha riassunto l’opera delle Ong, italiane e straniere, con la parola solidarietà. Intendendo soccorso, cura, accoglienza. E ha fatto notare che considerare l’opera di soccorso qualcosa di illegale è segno di forte regressione umana. E ancora più grave è sanzionare e punire la solidarietà.
Si può rispondere da destra in molti modi ad Elly Schlein. Le si può dire che questa regressione di umanità è resa necessaria dalla tragica emergenza degli sbarchi. Le si può dire che uno Stato non può da solo fronteggiare il fenomeno dell’arrivo dei profughi da almeno due continenti. Le si può dire che la realpolitik, in politica, vale più della eticpolitik. Sono risposte deboli, certo, ma almeno dettate da un modo di pensare e dai fatti, o almeno dall’interpretazione dei fatti.
Giorgia Meloni invece ha risposto in modo molto aspro, liquidando come insensate le critiche della Schlein (che poi sono molto simili a quelle di Bergoglio) e osservando che il governo italiano si è limitato ad applicare leggi uguali a quelle di moltissimi altri paesi europei. Non è vero. Il governo italiano ha applicato una legge, che lui stesso ha varato, in contrasto aperto e clamoroso con il diritto marittimo, con la Costituzione italiana, con la Dichiarazione dei diritti universali dell’umanità (1948, firmata dall’Italia).
Che senso ha, per un premier, fare polemica sostenendo evidenti bugie? Che messaggio si offre al Paese? È una brutta pagina della lotta politica. Però c’è anche un aspetto positivo. La dichiarazione della Schlein chiude definitivamente il capitolo del “minnitismo” nelle scelte politiche del Pd sui profughi. Evviva.