Lo schianto vicino Mosca

Chi erano i 10 a bordo del jet di Prigozhin: il numero 2 Dmitri Utkin e i luogotenenti della Wagner

Discrepanze nelle notizie sulle identificazioni dei cadaveri. Sull'aereo sette passeggeri e tre membri dell'equipaggio. Nessun commento dal Cremlino

Esteri - di Redazione Web

24 Agosto 2023 alle 15:49

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Chi erano i 10 a bordo del jet di Prigozhin: il numero 2 Dmitri Utkin e i luogotenenti della Wagner

Dieci a bordo. Sette passeggeri, tre membri dell’equipaggio, due piloti e una hostess. A far fare il giro del mondo alla notizia dell’Embraer Legacy 600 precipitato in un viaggio tra Mosca e San Pietroburgo, a Tver, è stato il nome di Yevgenij Prigozhin, l’ex “cuoco di Putin”, capo della milizia di mercenari Wagner. Ancora da chiarire se quel jet fosse di sua proprietà, certo sembra si trattasse di uno dei due che il leader usava più spesso. A bordo, anche questo sembra essere dato per scontato, c’era si sarebbe trovato anche Dmitry Utkin, il numero due, capo militare della milizia. Nella lista diffusa dall’agenzia russa per il trasporto aereo Rosaviatsiya, comunque da prendere con le pinze, risulta anche un altro luogotenente e altri quattro membri dello Stato maggiore della potente organizzazione negli ultimi anni utilizzata dalla Russia in tutti gli scenari di guerra.

Secondo quanto si legge sui gruppi Telegram legati alla milizia il velivolo sarebbe stato abbattuto dalla contraerea russa e alcuni dei corpi portati in obitorio per l’autopsia sarebbero stati riconosciuti. “Il segno principale per riconoscere Prigozhin è stata l’assenza di un dito, mentre per Utkin la sua altezza e i tatuaggi”. Pare che proprio il vice sarebbe stato riconosciuto per primo e grazie ai tatuaggi delle SS sul collo. Sarebbe stato lui a scegliere il nome del gruppo nel quale era entrato nel 2013 dopo essere stato tenente colonnello delle forze speciali del Gru, servizio di intelligence federale in Russia. Questi dettagli non convergono con le informazioni riportate dalla testata Fontanka di San Pietroburgo che ha parlato di cadaveri irriconoscibili e quindi della necessità di un test del Dna per risalire alle identità delle vittime.

Gli altri quattro personaggi dello Stato Maggiore della Wagner nella lista sarebbero secondo quanto riportato dal media ucraino Myrotvorets Valery “Rover” Chekalov, Evgeniy “Makarych” Makaryan, Sergey Propustin e Aleksandr “Tot” Totmin. Chekalov e Propustin guardie del corpo di Prigozhin, il primo vice del capo e responsabile del servizio di sicurezza oltre che sanzionato dagli Stati Uniti mentre il secondo era esploratore e lanciagranate oltre che body guard di Prigozhin. Makaryan invece era un combattente di 38 anni che secondo quanto si legge sul canale Telegram Brief si era unito alla milizia nel 2016, aveva combattuto in Siria e in Repubblica Centrafricana. Anche Totmin aveva combattuto in Africa, in Sudan. Poche informazioni invece su Nikolai Matuseev.

I membri dell’equipaggio erano il comandante Aleksei Levshin, 51 anni, il copilota Rustam Karimov, 29 anni, e l’hostess Kristina Raspopova, 39 anni. All’esterno della sede della Wagner, a San Pietroburgo, a partire da questa mattina si sono radunate delle persone che hanno deposto stemmi del gruppo, fiori e candele per rendere omaggio al leader della milizia che lo scorso 24 giugno aveva lanciato una marcia su Mosca che aveva fatto gridare al golpe e che si era interrotta in circostanze rimaste misteriose. Una croce era comparsa sull’edificio della sede già ieri sera. Il Cremlino non ha commentato l’accaduto.

24 Agosto 2023

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