Migranti
Record di sbarchi, a Bari arrivati 43 minorenni: i fallimenti e la strategia del governo
L'arrivo nel porto italiano con la nave di Medici senza Frontiere. Il flop degli accordi con il dittatore tunisino e lo scontro con gli enti locali per l'accoglienza: le grane dell'esecutivo
Politica - di Redazione Web
Sono più di 100mila i migranti giunti in Italia dall’inizio dell’anno. È un record, in quanto è stato già superato il numero dell’intero 2022. Si è praticamente rivelato un flop la politica migratoria del governo Meloni. Esecutivo che in campagna elettorale ha fatto delle migrazioni un forte cavallo di battaglia. Non solo, dallo slogan ‘porti chiusi‘, si è tornati a collaborare con le Ong brutte, sporche e cattive. E nel frattempo sono morti centinaia di persone a causa di problemi relativi ai soccorsi.
Chi sono i migranti sbarcati a Bari e qual è la strategia del governo
Inoltre, il piano di distribuzione dei migranti a firma del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi sta anche facendo infuriare gli amministratori locali, di destra e sinistra. Glu hub e le strutture utilizzate per l’accoglienza sono sature e offrono condizioni al limite della vivibilità. L’integrazione con le cittadinanze locali, nonostante gli sforzi e i buoni propositi, restano difficili. E alla Meloni non resta che pronunciare slogan dopo i summit europei o in Tunisia con il dittatore Kaïs Saïed.
Flop e slogan
Per cercare di mettere l’ennesima pezza, i nuovi criteri di distribuzione dei migranti saranno legati al rapporto tra estensione e popolosità delle singole regioni. Questo dovrebbe abbassare il grado di stress dei territori più grandi, come Lombardia, Emilia Romagna e Lazio (le tre zone dove sono stati destinati la maggior parte dei migranti). Inoltre, sono state individuate nuove strutture per l’accoglienza, in modo tale da – secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera – garantire il turn over ai Centri di accoglienza straordinaria (Cas), alleggerendo la pressione dei flussi di arrivo. Il tutto sarà gestito, con l’avallo del Viminale, dal Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione. Precedenza a chi è, “privo di mezzi sufficienti a garantire una qualità di vita adeguata al sostentamento proprio e dei propri familiari“.
Gli sbarchi
Intanto oggi, è giunta nel porto di Bari la Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere che nei giorni scorsi, nel Mediterraneo, ha soccorso 55 migranti in difficoltà, 43 dei quali sono minorenni non accompagnati. A bordo – secondo quanto riferito dall’equipaggio di Msf – c’è una ragazzina di soli 15 anni che ha detto di aver attraversato da sola la Mauritania, l’Algeria e la Tunisia subendo stupri e patendo la fame.
Un 16enne, fuggito alla guerra che attanaglia il Sudan, che ha trascorso la prigionia nei campi libici dove è stato sottoposto a violenze di vario tipo; un 16enne che ha lasciato il Sud Sudan per evitare di diventare un soldato e imbracciare le armi. “È fuggito verso la Libia dove ha subito non soltanto violenze fisiche in un centro di detenzione ma, poiché non poteva pagare per uscire, è stato costretto al lavoro forzato“, fanno sapere dal team di Medici senza frontiere.