Vittima non era un ladro

Omicidio a Mestre, cadavere trovato in un ascensore: picchiato selvaggiamente da due persone

Cronaca - di Redazione

10 Agosto 2023 alle 13:28 - Ultimo agg. 10 Agosto 2023 alle 14:59

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Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Trovato morto col cranio fracassato nell’ascensore di un condominio di Mestre, dentro al quale c’erano anche i due occupanti di un appartamento.

È stato rinvenuto così un uomo, Lorenzo Nardelli, 32enne veneziano residente a Mira, nella notte tra mercoledì e giovedì in un palazzo a pochi passi dalla stazione. Contrariamente alla prima versione dei fatti scaturita dalle prime indagini e informazioni, non si è trattato però di una morte a seguito di un tentato furto.

Si tratterebbe infatti di un omicidio scaturito forse dopo una lite tra persone che si conoscevano: i due giovani trovati nell’ascensore sono stati fermati con l’accusa di omicidio volontario, stando a quanto appreso dall’Ansa.

Sul posto è intervenuta la polizia oltre ai vigili del fuoco: la cabina dell’ascensore, probabilmente per gli scossoni, era rimasta bloccata all’altezza del terzo piano.

I due uomini arrestati in flagranza, riferisce l’Ansa, sono due cugini: si tratta di Radu Rasu, 32 anni, e Marin Rasu, 35 anni, di origine moldava e nipoti del proprietario dell’appartamento. Sono stati portati in carcere, accusati di omicidio volontario.

Stando alla prima ricostruzione, poi smentita, la vittima era morta durante un tentato furto in appartamento da parte di un gruppo di tre malviventi. Uno sarebbe entrato nell’appartamento da svaligiare, ne sarebbe seguita una lotta furibonda e, mentre due dei ladri si davano alla fuga, il terzo sarebbe caduto mentre lottava con uno dei due giovani occupanti, tra le scale e il vano ascensore, rimanendo ucciso. Ma non c’era niente di vero: la versione iniziale sarebbe quella sostenuta dai due cugini durante l’interrogatorio.

Vicini di casa dei due fratelli hanno riferito che da qualche giorno nell’abitazione si sentivano forti rumori, musica ad alto volume fino a tarda sera, tant’è che qualcuno aveva chiamato le forze dell’ordine per dei controlli.

(in aggiornamento)

di: Redazione - 10 Agosto 2023

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