Furia delle opposizioni

Salario minimo, Meloni e la maggioranza scappano: ok della Camera alla sospensiva a settembre

Politica - di Carmine Di Niro

3 Agosto 2023 alle 10:57 - Ultimo agg. 3 Agosto 2023 alle 13:23

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Salario minimo, Meloni e la maggioranza scappano: ok della Camera alla sospensiva a settembre

Tutto rimandato a settembre. Con 168 sì, 127 no e tre astenuti, la Camera ha approvato la questione sospensiva proposta dalla maggioranza di un rinvio di 60 giorni dell’esame della proposta di legge sul salario minimo presentata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione e +Europa, con l’unica eccezione tra le opposizioni di Italia Viva. Una sospensiva accolta dalle grida “vergogna” urlate dai banchi di Pd e 5 Stelle al momento del voto.

Prima del voto che ha certificato lo slittamento della discussione, in Aula erano volate parole al vetriolo dalle opposizioni nei confronti del governo Meloni. “Siamo davanti alla fuga della maggioranza, che fugge davanti a un problema reale“, aveva accusato la leader Dem Elly Schlein. La segretaria aveva ribadito che il partito era “aperto al dialogo” ma senza “rinvii sine die. La maggioranza dice che della sofferenza della gente se ne frega“.

Questa non è una semplice sospensiva ma una fuga della maggioranza di destra di fronte a un tema reale che brucia sulla pelle dei cittadini che non si può coprire con le fake news. Messa di fronte a una proposta unitaria delle opposizioni fugge dalla realtà, però non si può fuggire, 3,5 milioni di lavoratori sono poveri anche se lavorano, la questione del salario è enorme che non può essere sospesa, rinviata, la povertà non va in vacanza, non conosce pausa, e divide il paese, ruba il futuro, deprime la crescita”, le parole riferite nell’intervento in Aula da Schlein.

Nel suo intervento le leader Dem ha ricordato come l’Italia sia “l’unico paese europeo in cui negli ultimi decenni i salari non solo non sono aumentati, ma sono diminuiti di 3 punti percentuali. E al Sud – ha sottolineato Schlein – un dipendente su quattro prende sotto i 9 euro all’ora. Quella sul salario minimo è stata la prima proposta di legge del Pd in questa legislatura e sono passati 7 mesi da quando in questa stessa aula avete votato contro le mozioni di tutte le opposizioni sul salario minimo“.

Stessi toni anche da Giuseppe Conte. Per il leader del Movimento 5 Stelle “le aperture al dialogo di Meloni sono rimaste solo parole”.  “Mentre aumentano mutui, benzina e carrello della spesa ci sono persone che lavorano dalla mattina alla sera per 4-5 euro lordi. Tajani ha detto che questa e una misura sovietica, ma dovrebbe sapere che in Europa 21 paesi su 27 hanno adottato questa soluzione. Oggi sul salario minimo legale rimandate a dopo l’estate sperando che gli italiani se ne dimentichino, ma il salario ricco è quello che avete riservato ai parlamentari e agli ex parlamentari. No al salario minimo, sì agli stipendi massimi per i politici? È così che interpretate il mandato che vi hanno conferito gli elettori? Non ve lo permetteremo“, sostiene Conte che accusa Meloni di “non aver una riga della nostra proposta. Non vi ripresentate a ottobre con proposte furbe dirette a spaccare i lavoratori. Meloni ha dimostrato di non ricordare il significato del tricolore. Speriamo rilegga il principio dell’art. 36 che garantisce al lavoratore una esistenza libera e dignitosa. E questo può avvenire con tre parole: ‘salario minimo, legale, subito’“.

Contro la sospensiva hanno votato anche i deputati di Azione, partito di Carlo Calenda che pure si era dimostrato il leader di opposizioni più disponibile al dialogo con la premier Meloni e la maggioranza. “Aspettiamo un confronto serio con il Governo e possibilmente una qualche proposta”, ha scritto su Twitter il numero uno di Azione.

3 Agosto 2023

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