L'inchiesta

Il femminicidio di Sofia a Cologno Monzese, l’ex fidanzato nascosto nell’armadio: “Pensava tornasse con un uomo”

Cronaca - di Redazione

31 Luglio 2023 alle 11:31

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In foto la vittima Sofia Castelli e l’ex Zakaria Atqaoui
In foto la vittima Sofia Castelli e l’ex Zakaria Atqaoui

La stava aspettando nell’appartamento in cui era entrato dopo averle sottratto un mazzo di chiavi, nascosto in un armadio, convinto che la sua ex fidanzata sarebbe rientrata a casa dalla serata in discoteca con un altro ragazzo. Lei invece ha fatto ritorno nell’abitazione assieme alla migliore amica Aurora, eppure di fronte all’evidenza che le sue “tesi” erano del tutto sbagliate, ha afferrato un coltello e l’ha uccisa.

Era convinto che Sofia avesse trovato un altro uomo Zakaria Atqaoui, il 23enne che ha ucciso a coltellate l’ex Sofia Castelli, 20enne trovata morta nella sua casa di Corso Roma a Cologno Monzese, in provincia di Milano. Il giovane lo ha riferito ai carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni nel corso del primo interrogatorio, con un secondo previsto nella giornata di martedì nel carcere idi Monza per la convalida del fermo per omicidio premeditato.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le indagini sono coordinate dal pm monzese Emma Gambardella, il 23enne italo-marocchino avrebbe atteso che le due ragazze si addormentassero di ritorno da una nottata al locale The Beach per prendere un coltello dalla cucina, andare nella camera dove Sofia dormiva e colpirla alla gola nel sonno. L’autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni dovrà poi chiarire se la ragazza prima di morire ha cercato in qualche modo di difendersi.

È stato invece confermato che la migliore amica della vittima, Aurora, non si è accorta di nulla: sotto shock, ha ammesso agli inquirenti di aver scoperto solo al mattino della morte di Sofia. Zakaria è poi scappato ma la fuga è durata poco: è stato lui stesso ad avvicinare per strada una pattuglia della Polizia locale e confessato il delitto.

Il coltello da cucina utilizzato per l’omicidio è stato rinvenuto e sequestrato: era sotto il corpo di Sofia, senza vita e riverso a terra nella sua stanza. Cameretta in cui gli investigatori hanno trovato anche lo smartphone della 20enne. Non c’è traccia invece del cellulare di Zakaria: gli inquirenti lo stanno cercando, perché potrebbe essere un elemento d’interesse investigativo per trovare riscontri alla sua versione.

Quanto alle chiavi, nella ricostruzione fornita ai carabinieri il 23enne avrebbe detto di averle sottratte venerdì, giorno in cui si sarebbe presentato a casa di Sofia, con la scusa di portarle qualcosa da mangiare, occasione in cui i due avrebbero nuovamente litigato.

La vittima dell’ennesimo femminicidio, Sofia, 20enne studentessa universitaria alla Bicocca di Milano, sarebbe dovuta partire a breve per la Sardegna: aveva già acquistato il biglietto aereo per Alghero e ad aspettarla ci sarebbe dovuta essere un’amica con la quale aveva già organizzato tutto. Sofia avrebbe raggiunto la famiglia, madre, padre e il fratello più piccolo, nella località del sassarese per festeggiare i 50 anni di matrimonio dei nonni.

di: Redazione - 31 Luglio 2023

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