Turbolenze Dem

Schlein “fa fuori” Cuperlo dalla Fondazione Pd, al suo posto Zingaretti: bufera nella minoranza interna

Politica - di Carmine Di Niro

21 Luglio 2023 alle 16:30 - Ultimo agg. 21 Luglio 2023 alle 16:38

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Schlein “fa fuori” Cuperlo dalla Fondazione Pd, al suo posto Zingaretti: bufera nella minoranza interna

La Fondazione Pd va a quel Nicola Zingaretti che, quando si dimise da segretario Dem, disse peste e corna del suo stesso partito. È la scelta di Elly Schlein che ha deciso di cambiare il vertice della Fondazione: dentro dunque l’ex governatore del Lazio e fuori Gianni Cuperlo, che la Schlein aveva sfidato alle scorse primarie.

Una mossa che, per l’ennesima volta nella comunità Dem, ha creato scompiglio. La ‘minoranza’ interna è andata sul piede di guerra: se da Cuperlo non sono arrivati commenti al suo ‘defenestramento’, nelle chat interne circolano battute al vetriolo contro Schlein e Zingaretti. “Ma la segretaria ha affidato la Fondazione Pd al leader che si dimise dicendo peste e corna del partito, che si parlava solo di poltrone?”, è il tono utilizzato.

Lanciare Zingaretti alla guida della Fondazione Pd potrebbe essere anche il preambolo alla prossima candidatura dell’ex governatore del Lazio alle elezioni Europee del 2024, proprio nella circoscrizione Centro. Anche perché, fa notare Repubblica, la Fondazione è al momento una scatola vuota. Istituita proprio dall’allora segretario Zingaretti con la nomina di Cuperlo, poi confermata da Enrico Letta, è rimasta con zero dipendenti e zero budget.

Il progetto di Elly Schlein è quello di un rilancio in ambito europeo con l’adesione dell’organismo del Partito Democratico alla Foundation for European progressive studies, fondazione dei partiti che aderiscono al Pse, di cui è stato presidente in passato anche Massimo D’Alema.

Nella conferenza stampa tenuta oggi Schlein ha ringraziato “il lavoro prezioso di questi anni che ha visto Gianni Cuperlo impegnarsi in questa direzione” e spiegato gli obiettivi della ‘nuova’ Fondazione. “Ci serve un luogo dove sviluppare il pensiero, curioso, perché abbiamo bisogno di un pensiero lungo, profondo. Ne abbiamo bisogno di fronte alle sfide più cruciali per il futuro, che sono tante. Curioso perché guarda a quello che accade intorno a noi, alle tante esperienze in fondazione, a altri partiti europei e internazionali con cui abbiamo bisogno di un luogo di confronto, scambio e dialogo, ma che sia un confronto che valorizzi il pluralismo interno a questo partito e che possa essere luogo di cura delle nostre radici e delle culture politiche che hanno contribuito a fondare questo partito. Voglio ringraziare in modo sincero Nicola Zingaretti che ha accettato di farsi carico di questo“. Schlein ha poi aggiunto che “abbiamo spesso detto che abbiamo una ambizione in questa sfida che è quella di provare a far tornare la politica a non ossessionarsi alla prossima scadenza elettore, per quanto importante, e dell’hashtag quotidiano. Ma una politica che alzi lo sguardo, e che sia lungo, che guardi ai prossimi dieci- venti anni, e largo perché non si accontenta di un dibattito ombelicale“.

Da parte sua Zingaretti ha spiegato che la Fondazione “sarà uno strumento al servizio dell’azione politica che si è aperta con l’ultimo congresso. Gli obiettivi sono capire, unire e moltiplicare. Anche nelle turbolenze di questi mesi con un governo di centrodestra, il partito si sta confermando una garanzia per costruire una alternativa a questo paese e vogliamo farlo non da soli”.

21 Luglio 2023

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