La decisione dopo la condanna
Il presidente egiziano al-Sisi concede la grazia a Zaki dopo la condanna a 3 anni di carcere: “Oggi Patrick sarà in Italia”
Cronaca - di Redazione
Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna che nella giornata di martedì 18 luglio era stato condannato a tre anni dal tribunale egiziano di Mansura, ha ottenuto la grazia dal presidente Abdel Fattah al-Sisi.
Il “Presidente Abdel Fattah al-Sisi (…) usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche“, ha scritto su Facebook un componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz.
Il ricercatore e attivista per i diritti umani, 32 anni, era stato condannato con l’accusa di “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” per un articolo del 2019 a difesa dei cristiani copti. Arrestato al Cairo nel febbraio del 2020, era tornato in libertà l’8 dicembre 2021 dopo 22 mesi di custodia cautelare passati in carcere: da allora però era però in attesa di giudizio, senza la possibilità di viaggiare e quindi di rientrare a Bologna. Avendo scontato 22 mesi in custodia cautelare, avrebbe dovuto trascorrere ulteriori 14 mesi in carcere.
Al termine dell’udienza tenuta ieri a Mansura, era stato portato via dall’aula attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata Reny che attendevano all’esterno. La sentenza della corte speciale non era appellabile e per questo l’unica speranza per Zaki era la grazia presidenziale.
Il presidente egiziano ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baqer, l’avvocato di Alaa Abdel Fattah, il più noto prigioniero politico egiziano.
Zaki solo due settimane fa aveva conseguito la laurea presso l’Università Alma Mater di Bologna, dove studiava prima di essere arrestato al suo rientro in Egitto. Lo studente egiziano è stato proclamato dottore lo scorso 5 luglio in videoconferenza presso il dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne. “Sono stato fortunato ad essere parte dell’Università di Bologna e del comune di Bologna. Sarò per sempre grato per tutto il supporto e l’affetto che ho ricevuto da tutta l’Italia. Spero di tornare presto a Bologna per completare la mia felicità”, aveva commentato su Twitter nel giorno della sua laurea a distanza.
Bologna e Italia dove Patrick tornerà da uomo libero già domani, come annunciato in un video dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Domani Patrick Zaki tornerà in Italia, gli auguro dal profondo del mio cuore una vita di serenità e successo”, dice la premier che poi ringrazia il presidente egiziano al-Sisi “per questo gesto molto importante”.
Ti aspettiamo in Italia, #PatrickZaki pic.twitter.com/SDCV2V1ZOF
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) July 19, 2023
“Una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città”, è stato invece il commento a caldo del sindaco Matteo Lepore. “Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore Giovanni Molari, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l’ultimo governo, che ha dialogato con l’Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere”.
Secondo fonti dell’Ansa “Zaki dovrebbe essere rilasciato già oggi”, o almeno “tutte le persone che beneficiano della grazia presidenziale vengono rilasciate lo stesso giorno. Il suo avvocato può andare a prenderlo in prigione o alla stazione di polizia dove è stato trattenuto”. Sempre all’Ansa uno dei legali del giovane, Samweil Tharwat, conferma che il rilascio “è previsto nelle prossime ore. Sua madre e suo zio si sono recati alla stazione di polizia di Nuova Mansoura per attendere il rilascio. Se Dio vuole, sarà a casa già oggi”.