Primo Consiglio senza Berlusconi, Tajani segretario di Forza Italia: “Fate valere le sue idee”

Primo Consiglio Nazionale di Forza Italia, in quasi trent’anni di vita, senza l’ex Presidente del Consiglio e fondatore Silvio Berlusconi. “Vi prego di rimanere in piedi, questo è il primo Consiglio che si svolge senza Silvio Berlusconi, credo che sia meglio dedicare più che un minuto di silenzio, un minuto di applausi ma vedo che l’applauso è partito spontaneo”, ha detto l’attuale ministro degli Esteri Antonio Tajani, nominato nuovo segretario nazionale “pro tempore”. L’applauso è durato oltre cinque minuti. Lo stesso Tajani ha letto dal palco una lettera scritta dai figli dell’ex Presidente del Consiglio.

“Carissimi, grazie per l’appoggio e vicinanza che avete sempre dato al nostro caro papà e grazie per tutto ciò che farete d’ora in poi per continuare a far valere gli ideali di libertà, progresso e democrazia che hanno sempre contraddistinto il suo pensiero e la sua azione. Un abbraccio grande a tutti con i migliori auguri di buon lavoro”. La famiglia, ha aggiunto il viceprimo ministro, ha mostrato dal primo momento vicinanza a Forza Italia, un continuo incoraggiamento. Proiettato un video che ha ripercorso la via e la carriera politica del leader. Il Consiglio è l’organo che raggruppa lo stato maggiore e buona parte degli azzurri eletti.

Commozione sul palco. “Silvio Berlusconi è il nostro presente e il nostro futuro, perciò propongo al Consiglio di modificare lo statuto aggiungendo nel frontespizio le parole ‘Silvio Berlusconi presidente e fondatore’“, ha aggiunto Tajani ricordando come si debba continuare a “guardare al futuro”. Il ministro ha proposto di modificare in ogni articolo dello statuto la parola “presidente” con “segretario nazionale”, perché “per noi c’è un solo presidente”. Proposta approvata all’unanimità.

Il programma della giornata ha previsto l’omaggio al fondatore, il saluto del coordinatore nazionale e l’avvio del Consiglio, gli interventi dei capigruppo parlamentari Paolo Barelli e Licia Ronzulli, probabilmente i vicepresidenti delle due Camere (Giorgio Mulè e Maurizio Gasparri), i ministri, i governatori (si fa il nome del calabrese Roberto Occhiuto), presidenti di Province e sindaci. Prima dell’intervento di Tajani, quello del presidente del Partito Popolare Europeo Manfred Weber. Assente la compagna di Berlusconi, Marta Fascina, per la quale “non c’è bisogno di ritagliare spazi formali”, aveva detto Tajani.

Il vice primo ministro aveva spiegato come il nuovo leader sarebbe stato eletto “con tutti i poteri, non sarà una reggenza ma una vera guida del partito che guiderà Forza Italia al congresso”. Riflessioni che si allargano anche agli altri partiti: “C’è molto sconcerto tra i politici locali, regionali, nazionali, si è persa una identità: lo vedo soprattutto a sinistra, il M5S rischia di sfarinarsi, il Pd è diventato un doppione dei Cinquestelle. Chiaro che c’è delusione. L’onorevole Caterina Chinnici ha lasciato il Pd in Europa per aderire alla delegazione di Forza Italia, senza chiedere nulla. I nomi nuovi? Solo quando sarà cosa già fatta”.

“Il partito deve andare avanti e la figura di Antonio Tajani, che ha contribuito a far nascere Forza Italia e che è sempre stata vicina al nostro presidente, è quella giusta per guidare questa fase”, ha precisato la capogruppo dei senatori azzurri in Senato Licia Ronzulli. “Se ci sarà qualcun altro che in futuro aspirerà a questo incarico e dimostrerà capacità, sarà valutato”. Il Congresso del partito si terrà prima delle elezioni europee previste l’anno prossimo. Il nome di Silvio Berlusconi sarà nel simbolo di Forza Italia. Ribadito l’impegno per la riforma della Giustizia.