L’indagine Noto
Destra dominante ma gli amministratori più amati sono Sala e Bonaccini: una traccia per la sinistra
L'indagine Noto sugli amministratori. Nel dominio assoluto della maggioranza, segnali di vita per il centrosinistra. "Nel giudizio della comunità cala il 'pregiudizio' della appartenenza politica"
News - di Redazione Web
Centrodestra che domina: in Parlamento come alle ultime amministrative. E non accenna a calare, lo dicono i sondaggi e lo conferma un trend in comune anche con altri Paesi europei. Anche se un po’ a sorpresa, ma forse neanche troppo, gli amministratori più amati sono però di centrosinistra. Si tratta di Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia Romagna, e di Beppe Sala, sindaco di Milano. Lo riporta il 19esimo sondaggio demoscopico Governance Poll 2023 di Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore.
La destra punta alle elezioni europee dell’anno prossimo, un’onda che avanza nonostante delle spaccature interne tra alleanze e posizioni. Intanto in Italia governa in quindici Regioni. La sinistra soltanto in quattro: in Emilia Romagna con Stefano Bonaccini, in Toscana con Eugenio Giani, in Campania con Vincenzo De Luca e in Puglia con Michele Emiliano – la Valle d’Aosta è a guida autonomista. Bonaccini risulta il governatore più amato. Con il suo 69% soffia il primato a Luca Zaia del Veneto a 68,5%, che aveva detenuto il primato per dodici anni. Al terzo posto Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia 64%), già secondo un anno fa. Il governatore emiliano ha migliorato il suo gradimento personale di 17,2% rispetto alla sua elezione. È l’unico governatore di centrosinistra a crescere, nonostante la sconfitta alle primarie del partito che hanno incoronato Elly Schlein segretaria. Del tutto a sorpresa.
- Il salario minimo piace anche a destra, il sondaggio
- Scivolano Fratelli d’Italia e Pd: l’ultimo sondaggio SWG sui partiti politici
- Sondaggio partiti politici: chi scende e chi sale nell’indagine SWG dopo il voto in Molise
- Chi era Berlusconi per gli italiani e chi è il suo erede politico? Il sondaggio Quorum/Youtrend
Oltre il podio si trovano i governatori di Calabria e Liguria, Roberto Occhiuto e Giovanni Toti (59%), seguiti da un’altra coppia dello stesso schieramento di centrodestra, Attilio Fontana e Alberto Cirio (56,5%), Lombardia e Piemonte. De Luca è alla nona posizione, pur perdendo 15 punti rispetto al suo risultato nelle urne, conserva l’ampio e consistente consenso del 54,5% dei campani. Decimo il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che consolida quanto già conquistato nelle urne in occasione delle elezioni dello scorso febbraio e con il 54% conquista la decima posizione.
Beppe Sala aumenta il suo consenso di 7,3 punti rispetto al risultato ottenuto nelle urne. Nessun altro primo cittadino di centrosinistra fa una performance migliore, soltanto il sindaco di centrodestra Luigi Brugnaro sale al 63%, più 8,9%. Dario Nardella di Firenze è al 61%, Gaetano Manfredi di Napoli e Marco Bucci e Genova 56,5% sono in sedicesima posizione, Stefano Lo Russo al 53,5% è in quarantasettesima. Sessantasettesimo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il cui apprezzamento scende di 10,2 punti rispetto al giorno delle elezioni e arriva al 50%. Tra i primi cittadini soltanto 29 hanno migliorato la propria performance di gradimento. Altro dato: delle prime dieci città per numero di abitanti, sette sono governate da un primo cittadino di centrosinistra, tre da uno di centrodestra.
“Si può affermare – dice Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi – che nel giudizio della comunità cala il ‘pregiudizio’ della appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza. Il fatto che i due vincitori del Governance Poll 2023 appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell’amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione. In pratica, il filo che lega Bonaccini e Sala non è la coalizione di centrosinistra, ma quello di essere percepiti dalla popolazione come i difensori di tutta l’opinione pubblica, indipendentemente dalle ideologie, e portatori di interesse degli stessi cittadini. È questo il fattore che decreta il successo del consenso”.