Falciati durante una vacanza
Famiglia travolta da un’auto, morti bimbo di due anni col padre e la nonna: dramma a Santo Stefano di Cadore
Cronaca - di Redazione
Una vacanza che si trasforma in tragedia. È finito così il viaggio di una famiglia di Favaro Veneto (in provincia di Venezia) a Santo Stefano di Cadore, nelle Dolomiti bellunesi, dove stavano trascorrendo alcuni giorni nella seconda casa in montagna.
Nel pomeriggio di giovedì padre di 48 anni, nonna di 65 e un bambino di soli 2 anni sono stati travolti e uccisi da un’automobilista, stando a prime informazioni di nazionalità tedesca.
- Incidente di Casal Palocco, arresti domiciliari per lo youtuber Matteo Di Pietro
- Non si fermano all’alt dei carabinieri, frontale ad alta velocità contro un’altra auto: due morti e 3 feriti nello scontro
- Tesla contromano sulla Laurentina, il 20enne alla guida non stava utilizzando lo smartphone: perizia sulla ‘scatola nera’
Come riporta il Corriere del Veneto, l’impatto mortale è avvenuto nel centro del piccolo paese: la famiglia, i due nonni, i genitori e il loro bambino, stava camminando lungo un marciapiede della strada regionale 335 che conduce a Sappada quando è stata travolta dall’auto, una Audi A3.
Marco Antoniello e la nonna, Maria Grazia Zuin, sono morti sul colpo: il piccolo Mattia Antoniello deceduto dopo il trasporto in elicottero all’ospedale di Belluno. Ricoverati ma non in gravi condizioni la moglie di Antoniello e il nonno, colto da malore dopo aver assistito all’incidente mortale.
Secondo alcuni testimoni, riferisce l’Ansa,, l’Audi nera ha prima sfiorato il piccolo in bicicletta e la mamma per poi centrare il papà, il figlioletto più piccolo e la nonna.
Anche la conducente dell’Audi è stato trasportato in ospedale a Pieve di Cadore in stato di choc e per lievi ferite riportate nell’impatto. La donna è stata sottoposta a test per droghe e alcol: alle forze dell’ordine ha riferito di aver perso improvvisamente il controllo dei veicolo. Per lei si valuta l’accusa di omicidio stradale.
Gli investigatori stanno vagliando l’ipotesi dell’uso improprio del cellulare da parte della donna tedesca che guidava l’auto che ha investito la famiglia veneziana. Per interrogarla i carabinieri hanno dovuto rivolgersi ad un’interprete.
“È una di quelle notizie che non vorresti mai leggere e che lascia completamente senza parole”, è stato il commento di cordoglio del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Una tragedia che colpisce una famiglia, ma anche un’intera comunità. Mi stringo al dolore dei familiari ai quali porgo le più sentite condoglianze personali e istituzionali”, ha aggiunto il governatore.