Dopo la guerra

Zelensky vuole legalizzare la cannabis terapeutica in Ucraina: “Fondamentale contro i dolori della guerra”

Cronaca - di Redazione Web

29 Giugno 2023 alle 16:37 - Ultimo agg. 29 Giugno 2023 alle 16:38

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Zelensky vuole legalizzare la cannabis terapeutica in Ucraina: “Fondamentale contro i dolori della guerra”

Volodomir Zelensky già immagina la sua Ucraina in tempi di pace. Ed ha già lanciato l’input a due provvedimenti che per lui potrebbero essere importanti per la sua nazione una volta uscita dalla guerra. Il primo riguarda la legalizzazione della cannabis terapeutica, il secondo l’obbligo di conoscere la lingua inglese per i funzionari pubblici. Entrambe le proposte hanno scatenato molte critiche e anche qualche presa in giro ma hanno una motivazione non da poco. E tengono ben presenti le esigenze di una popolazione martoriata dalle bombe russe.

Zelensky quest’anno sarebbe al suo ultimo anno come Presidente ucraino. Ma ha già annunciato che le elezioni slitteranno a quando sarà cessata la guerra e cesserà la legge marziale. Ma ha già pensato a un paio di provvedimenti che si potrebbero fare una volta giunti alla pace, tra questi la legalizzazione della cannabis terapeutica e, secondo quanto riportato da repubblica, ne ha spiegato la ragione: “Affinché tutti i nostri cittadini non debbano sopportare il dolore, lo stress e il trauma della guerra – ha detto il presidente che ha parlato alla Verkhovna Rada nel giorno della costituzione dell’Ucraina, il 28 giugno – dobbiamo finalmente legalizzare onestamente i medicinali a base di cannabis, la ricerca scientifica pertinente e la produzione ucraina controllata per tutti coloro che ne hanno bisogno”.

Per Zelensky questa potrebbe essere l’opportunità per creare una industria specializzata post bellica, specializzata in riabilitazione mentale e fisica in Europa e contemporaneamente risolvere gli enormi problemi e i traumi fisici e mentali che le persone dovranno affrontare dopo aver visto la guerra con i propri occhi. Scopo ‘curativo’, per Zelensky, avrebbe anche l’obbligo di conoscere la lingua inglese per i funzionari dello Stato. Un modo per avvicinarsi sempre più all’Occidente e abbandonare sempre più la lingua e cultura russa, che ritiene siano state utilizzate come strumento di dominio.

Per il presidente ucraino bisognerà gettare le fondamenta per una nuova architettura sociale post bellica, una “nuova dottrina per il nostro Stato. Una dottrina chiara, non vaga, audace. Per l’Ucraina, che sta andando verso la vittoria. E per l’Ucraina vincitrice. Abbiamo bisogno di un nuovo sistema, nuove regole, nuove opportunità”. E pensa già a questi due primi provvedimenti.

29 Giugno 2023

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