La scomparsa dell'ex Dc
La lezione di Guido Bodrato che ribaltava le teorie di Machiavelli
In una breve intervista il leader Dc diede a tutti una lezione folgorante: spiegò che spesso in politica i mezzi si impossessano dei fi ni...
Editoriali - di Danilo Di Matteo
Ricordo anch’io con affetto Guido Bodrato. Da decenni, anzi, è scolpita nella mia mente una sua breve e bellissima intervista televisiva. In realtà una lezione di scienza e di arte politica di una manciata di minuti. Tema: il rapporto tra mezzi e fini. L’immenso Machiavelli aveva individuato nella tensione e nella dialettica, magari aspra, tormentata e difficile, tra fini e mezzi la chiave di volta per comprendere l’arte del possibile (e talora dell’impossibile).
Ma Bodrato aggiungeva: il problema è che spesso e volentieri i mezzi si impossessano dei fini. Come dire: la “macchina”, lo strumento costruito o allestito per raggiungere quell’obiettivo tende a divenire più importante dell’obiettivo stesso e a schiacciarlo o fagocitarlo. Un autentico capovolgimento: non più “il fine giustifica i mezzi”, quanto “i mezzi diventano il vero fine”. La loro voracità finisce per divorare programmi, progetti, ideali. Anche a motivo di ciò, in fondo, la rivoluzione divora i propri figli.
Mi ricordai dell’insegnamento di Bodrato più tardi, a proposito della teoria delle decisioni. Del meccanismo perverso, in particolare, delle decisioni “autogiustificate” o “autosoddisfatte”; quelle, cioè, volte non a raggiungere uno scopo (pace, benessere, giustizia e così via), ma ad alimentare se stesse, a foraggiare gli strumenti che mettono in campo. È la buccia di banana, del resto, sulla quale talora scivolano anche le iniziative filantropiche.
Ed è, soprattutto, il limite principale nel quale si è imbattuta la “Repubblica dei partiti”: il loro rafforzamento finiva non di rado per divenire fine a se stesso. E che dire del paralogismo craxiano? “Più è forte e cresce il mio potere personale, più matura la democrazia italiana”. Quando poi sia quel potere sia la prima Repubblica sono naufragati drammaticamente, e di ciò ancora subiamo le conseguenze.