Al Palasiani

Dieci match per il Preside che amava la boxe, a Torre Annunziata il secondo Memorial per Benito Capossela

Sport - di Redazione Web

6 Giugno 2023 alle 16:25 - Ultimo agg. 6 Giugno 2023 alle 16:44

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Dieci match per il Preside che amava la boxe, a Torre Annunziata il secondo Memorial per Benito Capossela

Prima di tanti altri progetti che hanno portato a diversi livelli e latitudini la boxe a scuola: già da molto prima il Preside Benito Capossela aveva creduto ai benefici atletici e mentali della pratica della “noble art”. Sia da appassionato che da dirigente aveva voluto introdurre al Liceo Pitagora-Benedetto Croce di Torre Annunziata l’insegnamento del pugilato nelle ore curricolari. A quasi due anni dalla sua scomparsa tragica e improvvisa il Preside sarà ricordato nel secondo Memorial a lui dedicato sabato 10 giugno presso la Tendo Struttura “Palasiani” della città oplontina in provincia di Napoli.

Capossela moriva all’improvviso nel novembre del 2021, colto da un malore che non gli aveva lasciato scampo in un’aula del Tribunale di Napoli, dove stava rilasciando una deposizione nell’ambito di un processo per diffamazione nei suoi confronti. Sarà ricordato con dieci match, quattro femminili e sei maschili di atleti della Boxe Vesuviana contro altri pari peso di altre ASD dal resto della Campania. A partire dalle 17:00, ingresso gratuito.

All’epoca, nel 2013, il liceo Pitagora-Croce era l’unico che nella Provincia comprendeva l’indirizzo sportivo nella sua offerta formativa. Capossela firmò con il delegato del CONI a Napoli Sergio Roncelli e il presidente del Comitato regionale della Federboxe Enrico Apa un protocollo d’intesa che introduceva il pugilato che si andava ad aggiungere ad atletica leggera e taekwondo. “Non potevamo ignorare questa disciplina proprio quest’anno che a Torre Annunziata la società pugilistica Vesuviana celebra i cinquant’anni di attività e sappiamo bene quanto fatto per il sociale in un territorio difficile la società fondata dal maestro Lucio Zurlo”, diceva il dirigente scolastico a Il Mattino.

Consulente per quel progetto era Biagio Zurlo, figlio di Lucio, già campione italiano professionista e tecnico della Nazionale, oggi consigliere della Federazione Pugilistica Italiana, insegnante di educazione fisica. Erano passati dieci anni dal progetto col quale il presidente della Federboxe Franco Falcinelli coadiuvato dall’indimenticato campione Nino Benvenuti avevano portato, in via continuativa, corsi di avviamento al pugilato in dodici scuole della provincia di Roma. “Boxando s’impara”, il progetto incentrato sul Pugilato Educativo Scolastico di MIUR e Federazione Pugilistica Italiana che aveva portato la boxe nelle scuole secondarie di II grado e negli istituti penitenziari è arrivato soltanto nel 2021.

Ma perché la boxe a scuola? Lo hanno documentato anche all’università di Harvard: perché migliora la salute cardiovascolare, aumenta la resistenza e rafforza i muscoli, contribuisce a liberare endorfine, permette di bruciare velocemente calorie. Non ultimi i benefici che si possono apprendere per la difesa personale e l’autocontrollo. La boxe funziona infine anche da perfetto anti-stress, anche solo con l’allenamento da fit boxe se non se non si ha alcuna intenzione di salire su un ring e combattere.

Presso l’istituto Pitagora-Croce negli anni sono passati tantissimi grandi atleti: da Giacobbe Fragomeni a Patrizio Oliva, da Clemente Russo a Carmine Tommasone. Prima ancora che Irma Testa – partita dalla Boxe Vesuviana e diventata nel frattempo prima olimpionica italiana, prima medagliata di sempre e campionessa d’Europa e del mondo – diventasse una stella dello sport azzurro il preside la nominò Testimonial sportiva del Liceo. E fu sempre Capossela che volle ospitare presso il liceo una tre giorni di Woman Boxing League durante i quali la “Butterfly” cominciò a mostrare il suo talento. Questa volta a calcare il ring sarà anche Khadija Jaafari, considerata l’erede di Testa, 16enne dal talento cristallino per tre anni di fila campionessa italiana e protagonista di una battaglia per la cittadinanza dall’alto significato politico. Sarà una delle poche occasioni per vederla combattere dal vivo sul ring: non è mai facile per lei trovare avversarie disposte ad affrontarla. Con lei altre e altri nove giovani e giovanissimi talenti della Boxe Vesuviana.

6 Giugno 2023

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