Il governatore
Bonaccini difende Schlein dopo la débâcle amministrative: “Errore clamoroso incolpare chi è appena arrivato”
Il Pd ha consumato "troppi segretari da quando è nato perché da un primo risultato non positivo è partito un processo, è troppo presto per questo". E per il commissario in Emilia Romagna "non si arrivi alle calende greche"
News - di Antonio Lamorte
Bonaccini sì, Bonaccini no. È apertissima ancora la partita per il commissario alla gestione dell’emergenza in Emilia Romagna, colpita dalla violentissima alluvione che ha fatto 15 morti e danni incalcolabili. Il Presidente della Regione era in cima alla lista, la nomina però ha tutta l’aria di essere diventata una questione politica. “Non si arrivi alle calende greche, Abbiamo bisogno di cominciare la ricostruzione immediatamente, di mettere a posto i fiumi, sistemare strade interrotte. Le risorse servono immediatamente, prima dell’autunno e dell’inverno” dice lui e intanto difende Elly Schlein per la durissima sconfitta che il centrosinistra ha incassato alle amministrative dello scorso fine settimana. Ha definito un “errore clamoroso” incolpare la nuova segretaria.
Bonaccini era candidato alle primare, dato per favorito, contro la sua vice in Regione. Ha subito una rimonta clamorosa al voto ai gazebo. Ha riconosciuto “una vittoria netta della destra, con alcuni casi positivi” ma ha aggiunto che “addossare la responsabilità a chi arrivato da pochi mesi sarebbe un errore clamoroso. Nel Pd si sono consumati troppi segretari, perché alla prima sconfitta parte un processo interno: è troppo presto”.
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Per il governatore, intervenuto a TG1 Mattina, il partito deve occuparsi dei “problemi materiali dei cittadini. Ne segnalo uno: tre quarti delle Regioni italiane hanno i conti in rosso della sanità pubblica. Spero che il governo ci metta mano. Il diritto alla salute deve essere garantito a un povero come a un ricco e io fossi nel Pd partirei da questa grande battaglia. Se il Pd parte da queste cose saprà rimontare molto presto”. Schlein ieri, in un video pubblicato su Instagram, ha lasciato intendere più meno lo stesso: “Abbiamo appena cominciato, mettetevi comodi, siamo qui per restare. Il cambiamento non è un pranzo di gala”. Ci vorrà tempo insomma.
La segretaria aveva sollecitato la nomina di una persona che conosca i territori a Commissario, non aveva mai nominato Bonaccini. “Indipendentemente da chi sceglieranno, garantisco al governo, alla Commissione europea e soprattutto a tutte le popolazioni colpite che l’impegno di Bonaccini, commissario o non commissario, sarà uguale, da mattina a notte, lavoreremo tutti quanti per rialzare questa terra. L’unica cosa che mi auguro è che si eviti di usare il tema del commissario straordinario, come da qualche parte qualcuno scrive e dice, e spero non sia così, come elemento di disputa elettorale per le prossime regionali in Emilia-Romagna: i calcoli elettorali stiano fuori da questa questione, sarebbe poco dignitoso e dobbiamo far ripartire questa terra”.
“Anche noi stiamo attendendo un giorno dopo l’altro che il decreto venga pubblicato, ma ho fiducia che nelle prossime ore, nei prossimi giorni questo avvenga, anche perché ce n’è bisogno. Intanto ieri, da commissario straordinario per l’emergenza ho deciso, di concerto con il capo dipartimento della protezione civile Curcio, un’ordinanza che immediatamente consente a cittadini e famiglie colpite, senza burocrazia, di ricevere tremila euro per le prime spese. E dai Comuni ci sarà un altro modulo in cui compilare i danni subiti. Ci vorrà una perizia e la novità è che interverrà la Regione, in accordo con gli ordini professionali: fino a 750 euro la perizia non la pagheranno i cittadini”.