Mattarella convoca La Russa e Fontana per “richiamare” il governo Meloni: troppi emendamenti stravolgono i decreti legge

È ancora una volta il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a richiamare all’ordine il governo di Giorgia Meloni. Il capo dello Stato ha ricevuto al Quirinale i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, sollecitandoli a limitare la decretazione d’urgenza da parte dell’esecutivo e a non infilare nei decreti decreti materie estranee al cuore del provvedimento, rendendolo così irriconoscibile.

L’ultimo caso, che evidentemente ha spinto il Colle a chiedere un cambio di passo ai presidenti delle due Camere, cui spetta il compito di verificare che gli emendamenti presentati nei due rami del Parlamento siano in linea con la reale sostanza dei provvedimenti, riguarda il decreto bollette: al suo interno erano stati inseriti quattro emendamenti estranei alla materia, con l’altolà del Quirinale che ha costretto il Parlamento ad una modifica lampo facendo tornare il testo in Commissione dopo la “ripulita”.

Come ricorda Repubblica, da inizio legislatura sono stati già 27 i decreti legge approvati dal governo, a fronte di sole cinque leggi ordinarie. Spesso al loro interno fanno poi capolino norme estranee all’oggetto originario, con un testo che diventa di fatto irriconoscibile rispetto a quello autorizzato precedentemente dal Quirinale.

Un tema, quello degli emendamenti snatura-decreti, su cui Sergio Mattarella era già intervenuto in altre occasioni: lo scorso 24 febbraio il capo dello Stato aveva firmato il decreto Milleproroghe, convertendolo dunque in legge, inviando però una lettera ai vertici di Montecitorio e di Palazzo Madama sottolineando l’importanza di intervenire concretamente dinanzi al presentarsi e all’inserimento nei provvedimenti di emendamenti che poco o nulla hanno a che vedere con la materia del decreto in sé.

Il richiamo di Mattarella potrebbe spingere l’esecutivo a a stralciare dal decreto per l’emergenza alluvione in Emilia Romagna una norma sui rigassificatori che, come ha denunciato l’Alleanza verdi sinistra, è estranea per materia al resto del provvedimento.