L'indagine per il TgLa7
Armi all’Ucraina, cosa vogliono gli italiani: l’ultimo sondaggio Swg su partiti e guerra
Politica - di Redazione Web
Scendono nella tabella dei consensi sia Fratelli d’Italia che il Partito Democratico, al contrario rosicchiano qualcosa sia il Movimento 5 Stelle che la Lega. L’aspetto più interessante nell’ultimo sondaggio SWG per il TgLa7 non sono gli orientamenti di voto – tra l’altro a poco meno da una settimana dal secondo turno, i ballottaggi alle amministrative – quanto la posizione degli italiani a proposito dell’invio degli aiuti militari in Ucraina. Una platea frammentata, divisa anche all’interno degli stessi orientamenti.
Capitolo orientamenti di voto, con le variazioni rispetto a una settimana fa. Fdi della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha registrato un calo dello 0,1%, è al 29,7%. Il Pd della nuova segretaria Elly Schlein perde quasi mezzo punto percentuale, è al 20,9%. Crescono sia Movimento 5 Stelle che Lega dello 0,2%, sono al 16% e all’8,8%. Forza Italia perde lo 0,1%, è al 6,7%. Azione guadagna lo 0,2%, è al 4,3%, Italia Viva stabile al 2,7%. Verdi e Sinistra sono al 3,5%, +Europa è al 2,2%, Per l’Italia con Paragone al 2,0%, Unione Popolare è all’1,6%, Altre liste anche all’1,6%. Non si esprime il 37% degli intervistati, a conferma degli altissimi tassi di astensione.
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Decisamente più interessante il capitolo sulla questione armi all’Ucraina. Due i quesiti. È del 51% la percentuale di chi si dichiara favorevole all’invio a Kiev. Il 31% è per lo stop, il 18% non esprime un’opinione. E però in quel 51% c’è un’altra divisione: il 22% insiste a sostenere l’invio di armi fino a quando la Russia non sarà sconfitta, il 29% invece caldeggia un’altra strada per “fare pressioni per i negoziati, anche al costo di far perdere territori all’Ucraina”. È una posizione al momento lontana da quella di Kiev che vuole liberare perfino la Crimea occupata nel 2014 dalla Russia.
La seconda tabella riguarda le posizioni in altri sei Paesi d’Europa. Al 27% la media favorevole a bloccare l’invio di armi in sette Paesi. La Grecia al 58%, la Germania al 39%. Spiccano per il sostegno all’invio Polonia, al 68%, e Spagna, al 66%. Il dato più basso in Grecia, al 38%. Coerente con il dato italiano, al 18%, il dato di chi non esprime una posizione.