Il commento dal Nazareno

Comunali, l’analisi del voto di Schlein: “PD primo partito in quasi tutti i capoluoghi, ottimismo per ballottaggi”

Politica - di Carmine Di Niro

16 Maggio 2023 alle 20:44 - Ultimo agg. 16 Maggio 2023 alle 20:45

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Comunali, l’analisi del voto di Schlein: “PD primo partito in quasi tutti i capoluoghi, ottimismo per ballottaggi”

Il Partito Democratico è “in ottima salute”. Ne è fortemente convinta la sua segreteria Elly Schlein, commentando al Nazareno l’esito delle elezioni comunali tenute domenica 14 e lunedì 16 maggio in quasi 600 comuni italiani, tra cui un capoluogo di Regione (Ancona) e in dodici capoluoghi di provincia: Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Terni, Latina, Teramo e Brindisi.

Schlein guarda ai numeri e, nonostante il primo turno faccia segnare un 4 a 2 per la destra (Latina, Sondrio, Treviso e Imperia per Meloni e soci, Brescia e Teramo per il centrosinistra), sottolinea come i Dem siano “il primo partito in quasi tutti i capoluoghi al voto”. Ma il dato sottolineato in conferenza dalla neo segreteria è anche quello della forza di alleanze ‘variabili’ sul territorio: “Abbiamo vinto al primo turno a Brescia e a Teramo, due città rilevanti. A Brescia abbiamo vinto con i moderati, a Teramo anche con i 5 Stelle”.

E proprio sulle alleanze a fare chiarezza è responsabili Enti locali del Pd, Davide Baruffi, che invita a non dare per scontato un accordo con il Movimento 5 stelle ovunque: “Tutto si realizza in modo concreto. Ci sono comuni dove siamo andati insieme al primo turno e questo ci ha dato forza, ci sono comuni dove questo non è stato possibile e io credo che ora dobbiamo fare tutto il possibile perché questo avvenga”. Dello stesso avviso anche Schlein, che aggiunge: “La mia preferenza è netta: quella di costruire un’alternativa solida alle destre. Questo è successo anche seguendo strade diverse, ma c’è una costante: l’affidabilità del Pd. Noi non neghiamo le differenze che ci sono tra di noi, ma ci sono possibilità di unità nelle battaglie”.

E sempre Baruffi davanti ai giornalisti non manca di sottolineare che, se da una parte non sa se c’è stato un “effetto Schlein” sul voto e sul Partito Democratico, “sicuramente non c’è stato un effetto Meloni“.

È anche per questo che il partito e la Schlein guardano “con grande ottimismo al secondo turno. Ci rialziamo con slancio, avanziamo, siamo convinti che ci siano i migliori presupposti per vincere tra due settimane”. L’obiettivo ai militanti, simpatizzanti e alla comunità Dem in generale è quello di fare “uno sforzo in più verso i ballottaggi: non smobilitiamo, ma rilanciamo”, insomma restare sul territorio e dare ascolto alle persone perché “quell’ascolto consente di dare risposte” ai cittadini.

Schlein assicura che proseguirà con i suoi giri nei territori e che non farà mancare l’appoggio a ogni singolo candidato del centrosinistra. La segreteria Dem non chiude neanche a possibili comizi assieme a Giuseppe Conte, il leader dei 5 Stelle: “Non abbiamo fatto l’agenda ma confermiamo la piena disponibilità ad incrociarci con i leader delle altre forze a cui siamo alleati“, dice la Schlein in conferenza stampa.

Lo conferma anche Baruffi, che spiega come il partito abbia “aperto canali di confronto col Movimento 5 Stelle e altri per aprire sul territorio la possibilità di costruire delle cose. È un lavoro che deve essere portato avanti“, ha rivelato il responsabile Enti locali del Pd.

Poi dalla segretaria Schlein un attacco alla maggioranza: “La destra frena e anche coloro che hanno votato la destra si rendono conto delle difficoltà del governo sul Pnrr, sul lavoro, una destra che sceglie di aumentare la precarietà e non vede come questa sia legata alla crisi della natalità”.

16 Maggio 2023

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